Noi abbiamo il dovere di pubblicare la replica di Palumbo all’articolo (https://www.siciliaonpress.com/2024/09/11/per-palumbo-la-maggiore-sporcizia-in-citta-sarebbe-causata-dal-sequestro-operato-dai-carabinieri-dellarea-del-palazzetto-dello-sport/) dovere che rispettiamo non senza sottolineare che la cronaca dei fatti è raccontata essenzialmente dal video che riporta ciò che è accaduto in Consiglio comunale. Il video e non fantasiose storielle.
Ecco la replica di Palumbo
Come facilmente desumibile dalla diretta video della seduta del Consiglio comunale non ho mai, e ripetuto mai, attribuito responsabilità all’attività d’indagine condotta dal Comando dei Carabinieri di Favara, ma mi sono limitato unicamente a riferire una circostanza: l’impossibilità di utilizzare il centro di trasferenza sta comportando una difficoltà oggettiva nella gestione dei cumuli stradali creati dagli unici veri responsabili: gli incivili. Gli stessi che vengono spesso giustificati e tutelati da alcuni.
Per questo, nel corso del pur acceso dibattito, ho indicato coloro che avevano trasformato il sequestro in un fatto politico, “esultando” metaforicamente per esso come un “colpo” subito
dalla mia amministrazione. L’area di trasferenza di consentiva di rendere più agevoli le attività di pulizia dei cumuli, riducendo il costo per i cittadini. Il suo sequestro, chiaramente, ha portato delle conseguenze operative. E’ quindi un totale travisamento dei fatti, tradurre questo con un voler attribuire la responsabilità delle condizioni della città all’attività dei Carabinieri. Il video dei lavori di Consiglio, per quanto animati, è disponibile a chiunque voglia ascoltarlo, e mi riferisco ovviamente anche alle autorità preposte.
Ho voluto personalmente ribadire questo stamattina al comandante Mirto in una telefonata che è stata cordiale e come sempre schietta e improntata sul reciproco rispetto istituzionale.
Giova ricordare che quell’area, destinata a questo scopo dalla precedente amministrazione, sarà al centro di progetti di riqualificazione che però troveranno concretezza in futuro: l’uso per cui l’area era destinata non aveva, quindi, alcuna refluenza sulla volontà di restituire alla città queste strutture sportive.
Respingo quindi al mittente ogni vergognoso tentativo di attribuire alle mie parole un significato diverso da quello che ho platealmente sostenuto e, ancor di più, il voler attribuire a quanto da me pronunciato un messaggio contrario alla legalità. Spiace leggere alcune note di solidarietà alla Tenenza che hanno ovviamente solo lo scopo di colpire me per cose che non ho mai affermato nè pensato.
Chiudo, in coda rispetto alla frase “scrittore di siti che fa veicolare messaggi…”: come ho chiarito il mio riferimento era al bailamme riscontrabile sui social network, con messaggi pieni di falsità e odio, spesso scritti da profili fake, sui cui effettivi interessi forse sarebbe il caso di fare chiarezza nelle sedi preposte.
Non so quindi a quale sindaco incapace si faccia riferimento, ma potremmo, quando si vorrà, approfondire la vicenda di quello scrittore che a un sindaco ebbe a dire “Ho la tua reputazione tra le mani e posso distruggerla quando voglio”.
Del resto, sono solo storielle