Anche in Sicilia, la retribuzione relativa alle prestazioni aggiuntive (cioè, al lavoro straordinario) dei dirigenti medici e veterinari, degli infermieri e degli altri sanitari sarà tassata con una imposta molto più bassa di quella sinora applicata
Perché ciò è importante per medici e infermieri siciliani?
Perché, quando è uscita la legge statale sui provvedimenti per la riduzione delle liste d’attesa nel servizio sanitario, c’era la convinzione che non fosse applicabile, in Sicilia, la norma che riduce sensibilmente la tassazione dei compensi per le prestazioni aggiuntive.
C’è voluto il Dirigente Generale del Dipartimento per la Pianificazione strategica dell’Assessorato regionale alla Salute, Salvatore Iacolino, per chiarire che la norma sulla cosiddetta “detassazione” si applica pure per il Servizio Sanitario Regionale siciliano.
Non solo. Il Dirigente Generale Salvatore Iacolino ha inviato una nota ai Direttori Generali delle ASP e delle altre aziende ed enti del Servizio Sanitario Regionale per dare il via libera alla “detassazione” degli emolumenti sulle prestazioni aggiuntive (alias, lavoro straordinario) svolte dai dirigenti medici e veterinari e dal personale del comparto della sanità.
(Cliccare qui per scaricare e:o leggere la nota del Dirigente Generale)
Più che detassazione è riduzione d’imposta
Invero, non si tratta di “detassazione” vera e propria, bensì di notevole riduzione dell’imposta applicata.
In altri termini, gli emolumenti aggiuntivi saranno tassati con una imposta sostitutiva dell’IRPEF pari al 15 per cento, ovvero con una tassazione di gran lunga inferiore alle normali aliquote IRPEF sinora applicate (aliquota IRPEF del 28%, 35% o 43%). Ed ovviamente l’importo dell’imposta sarà trattenuto alla fonte e versato dall’ASP o dall’azienda o ente del SSR , in qualità di sostituti d’imposta.
L’imposta sostitutiva pari al 15% sarà comunque applicata solo in due casi. Il primo è quello riguardante il lavoro straordinario svolto per ridurre le liste di attesa. Il secondo è quello riguardante il lavoro straordinario svolto in presenza di carenza di organico e nelle more dell’espletamento delle procedure per la copertura dei posti vacanti.
Ma come si è arrivati a questa decisione?
Si tratta di una decisione che senz’altro incentiverà l’impegno extra orario di medici ed infermieri.
L’iniziativa è partita dal Dirigente Generale Salvatore Iacolino.
Egli infatti si è messo in contatto col collega del Dipartimento Finanze e Credito dell’Assessorato regionale all’Economia, Silvio Cuffaro, al quale ha formulato un quesito sull’applicabilità della norma in questione al S.S.R., acquisendone il parere favorevole con questa postilla: “ferma restando la condivisione della Ragioneria Generale in ordine alla copertura finanziaria in regime di compartecipazione regionale alla spesa sanitaria”.
In altri termini, è tutto okay, ma il direttore della Ragioneria Generale della Regione, Ignazio Tozzo, dovrà adoperarsi -ove e se occorra- per assicurarne la copertura finanziaria.