Nicholas è il bimbo americano barbaramente ucciso per errore, mentre si recava in vacanza in Sicilia, ben 30 anni fa, quando la cultura del prelievo e del trapianto di organi non era ancora affermata in Italia, ma i suoi genitori permisero la donazione dei suoi organi che servirono a ben 9 giovani in attesa di trapianto.
La III International Conference “DONARTE” 2024
Si svolgerà dal 29 settembre al 1 ottobre la III International Conference “DONARTE” 2024, organizzata dalle Unità Operative Complesse del Servizio di Anestesia e della Rianimazione con Terapia Intensiva del Policlinico Universitario G. Martino di Messina.
Un evento che si svolgerà in sinergia con l’Università di Messina, il CEFPAS, e la DONARTE Association for Organ donation and Transplantation.
L’inaugurazione avverrà domenica 29 settembre alle ore 9,00 presso l’Aula Magna del Rettorato e prevede anche la presenza di Reginald e Maggie Green, i genitori di Nicholas, il bambino di 7 anni ucciso per errore, il 29 settembre di 30 anni fa, da due spietati malviventi sull’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, mentre era diretto in Sicilia con la famiglia per una vacanza.
La storia di Nicholas
Colpito a morte mentre dormiva sul sedile posteriore dell’auto, Nicholas fu ricoverato al Policlinico di Messina, dove morì il primo ottobre 1994 ed i suoi organi furono donati -per volontà dei genitori- beneficiando ben nove giovani in attesa di trapianto, tra cui due che -grazie alle cornee di Nicholas– riacquistarono la vista.
Trent’anni fa, la donazione di organi non era affatto diffusa in Italia (il nostro Paese era agli ultimi posti d’Europa per numero di trapianti) e la generosità dei genitori di Nicholas fece scalpore, aprendo la strada ad una massiccia e concreta sensibilizzazione alla donazione degli organi.
Divenuti sostenitori attivi e costruttivi della donazione di organi, i genitori del bambino tragicamente ucciso hanno promosso numerose iniziative in favore della donazione e continuano a farlo tuttora (il padre, Reginald Green ha scritto due libri sulla donazione degli organi e sui grandi benefici di essa: Il dono di Nicholas e Il dono che guarisce).
Nel 1998, della storia di Nicholas è stato girato un film, intitolato Il dono di Nicholas, con Jamie Lee Curtis, Gene Wexler e Alan Bates, che è stato visto -nelle televisioni italiane, in quelle degli USA e di altri Paesi- da un numero complessivamente superiore ai 100 milioni di telespettatori.
Il 30° anniversario della morte
Adesso, in occasione dell’imminente 30° anniversario della morte di Nicholas, fervono i preparativi per la III International Conference DONARTE 2024 che riunisce incontri scientifici a carattere internazionale con momenti artistici e di sensibilizzazione sociale sulla tematica della donazione e trapianto di organi.
L’evento, durante la tre-giorni, accoglierà professionisti, anestesisti, intensivisti, chirurghi dei trapianti, neurologi, neurochirurghi, pediatri, medici di emergenza, organizzazioni di trapianti, clinici, ricercatori e scienziati, provenienti da diversi paesi del mondo, anche da realtà in cui non vi è ancora una sensibilizzazione alla donazione degli organi né sul fronte culturale, né sul fronte normativo. Al congresso saranno presenti anche alcune delle persone che hanno ricevuto gli organi di Nicholas e che oggi continuano a vivere grazie a lui.
L’evento scientifico e le iniziative collaterali
All’evento scientifico sono associate alcune iniziative parallele di sensibilizzazione sociale: così, il giorno prima, ovvero il 28 Settembre ci saranno i Transplant games, gare di canoa (aperte ai trapiantati, alle loro famiglie, ai relatori e a chiunque voglia condividere la gioia del dono) organizzate dal Rowing Club Peloro, dalle 16,00 alle 20,00 presso il Lido del Tirreno.
Il congresso sarà anche occasione per visitare la mostra temporanea, allestita nell’atrio del Rettorato dove i visitatori potranno ammirare opere espressione di diverse forme d’arte: pittura, scultura, fotografia, poesia. Si tratta di opere che concorrono a DONARTE 2024, i cui vincitori, per ogni sezione, saranno premiati in occasione di una kermesse di sensibilizzazione sociale in programma domenica 29 Settembre alle ore 20,00 presso il cortile del Rettorato.
Le dichiarazioni della prof.ssa Mazzeo
In proposito, la professoressa Anna Teresa Mazzeo, direttore dell’UOC di Anestesia del Policlinico Universitario G. Martino di Messina ha dichiarato: “Rinnoviamo il nostro impegno su questo tema perché convinti anche del ruolo che l’Università detiene nel promuovere la donazione degli organi.
Quest’ultimo argomento e la medicina dei trapianti sono tra i settori che più hanno beneficiato di importanti progressi nella medicina contemporanea. È riconosciuto come il personale sanitario giochi un ruolo fondamentale nella precoce identificazione del potenziale donatore, nel processo di comunicazione con la famiglia, nel creare una maggiore consapevolezza a livello globale.
Conoscere l’essenza della vita e della morte è un principio che coinvolge trasversalmente qualsiasi disciplina Medico-Chirurgica, superando l’attuale percezione di una tematica appannaggio di alcuni settori ma che certamente trova nelle Scuole di Specialità di Anestesia e Rianimazione il luogo della formazione dei professionisti del futuro.
L’ Università gioca, dunque, un ruolo importantissimo nella diffusione della cultura della donazione, attraverso un adeguato percorso formativo dei propri studenti, attraverso la promozione di progetti di ricerca scientifica, attraverso la collaborazione con gli Enti preposti quali il CRT e il CNT”.