Sicilia ON Press. Tutti i diritti riservati. Testata giornalistica registrata al Tribunale di Agrigento al n. 314 del 10/01/2013. Direttore: Franco Pullara. Società editrice: SE.CO.FORM. S.R.L. Sito creato da Salvo Vinciguerra Architetto.
E’ accaduto in Puglia che marito e moglie si siano separati e il giudice abbia deciso l’affidamento congiunto del loro unico figlio di 7 anni.
La moglie deve però trasferirsi in Sicilia per motivi di lavoro e quindi vuole portare con sé il figliolo. Cosa che fa regolarmente, chiedendo tuttavia il nulla osta alla scuola pugliese frequentata dal figliolo, in modo che possa iscriverlo nella nuova scuola, in Sicilia, in un Comune della provincia di Agrigento.
Ma il nulla osta non arriva, perché l’affidamento è congiunto ed il padre non rilascia l’assenso.
La donna si rivolge all’on. Carmelo Pace, deputato regionale, capogruppo della DC all’ARS.
Così, il deputato scrive all’Ufficio Scolastico Regionale, al Dirigente Scolastico, all’Assessore Regionale all’Istruzione, on. Mimmo Turano e al sindaco di Ribera Matteo Ruvolo, chiedendo di raccordarsi per risolvere la questione con la massima urgenza.
Infatti, “la scuola di provenienza ha negato più volte il rilascio del documento per mancanza di assenso del padre e così il bambino, ad oggi, è a casa”-dice l’on. Carmelo Pace. Di qui, l’urgenza di provvedere.
“Chiedo alle istituzioni di mettere un punto, nel più breve tempo possibile, alla questione e garantire al piccolo l’imprescindibile diritto alla regolare frequenza scolastica. Non possiamo permettere che controversie familiari neghino un diritto del genere“- dice ancora il deputato all’ARS.