Le Associazioni tornano in Piazza contro la Gestione della Crisi Idrica
Il Codacons Mani Libere, Sud Chiama Nord, Mareamico, Legambiente Circolo Rabat, Italia Viva, Ethikos tornano a farsi sentire sulla gravissima crisi idrica che non trova soluzioni.
“Nonostante – scrive Peppe La Rosa nella sua nota stampa – le promesse e gli annunci relativi all’installazione dei dissalatori da parte del Governo, la situazione è ulteriormente peggiorata, con turni di approvvigionamento dell’acqua che raggiungono i 32 giorni per i cittadini.
“Non servono più promesse e dissalatori mobili, serve efficienza e urgenza,” dichiarano congiuntamente i portavoce delle associazioni. “Abbiamo sospeso il nostro SIT-IN in segno di buona volontà, ma ora lo riprendiamo e chiediamo risposte concrete.”
Il sindaco di Agrigento e i suoi colleghi, in qualità di responsabile della Protezione Civile, devono chiarire ai cittadini le ragioni del persistere di questa crisi, nonostante gli interventi del Governo nazionale e della Regione Sicilia, che hanno già stanziato i fondi necessari per accelerare i lavori sui dissalatori.
L’amministrazione comunale, insieme alla deputazione regionale e nazionale, non possono continuare a vendere illusioni e promesse di future vittorie senza agire concretamente e in maniera urgente.
Per questo motivo, le associazioni ritorneranno in piazza a manifestare riprendendo il SIT-IN iniziato il giorno 3 settembre e sospeso in data 12 dopo la notizia sulla costruzione dei dissalatori e sulla installazione immediata di dissalatori mobili, durante il SIT-IN si terranno degli incontri tematici sulla questione idrica proprio per informare i cittadini. Il primo di questi incontri si terrà giovedì 3 ottobre alle ore 18:30 e avrà come argomento “Rete idrica Agrigentina da 20 anni finanziata e perdita del finanziamento di 49 milioni di €, ecco la verità.”
Sarà un’occasione per fare luce sulle problematiche e sugli sprechi che hanno portato a questa situazione di emergenza, attraverso un confronto trasparente aperto anche alla partecipazione di associazioni e cittadini dell’intera Provincia di Agrigento.
Le associazioni ribadiscono la loro richiesta: “basta con le promesse vuote. È ora di agire concretamente per garantire il diritto all’acqua e porre fine a una crisi che si protrae da troppo tempo. La pazienza è finita, il tempo delle parole è scaduto. Ora servono fatti.”