Concluso strepitosamente, a Canicattì, l’evento “Terre d’uva 2024”. Tantissimi chef, prelibate degustazioni con stand affollatissimi, tante cantine a far assaggiare i propri vini, gente proveniente da ogni dove. Uno spettacolo incredibile con pietanze, dolci, e assaggi vari: tutto a base d’uva
L’evento è giunto alla seconda edizione ed è riuscito ad amalgamare armoniosamente, in un’unica grandissima festa, la naturale priorità della terra, la storia dell’agricoltura nell’hinterland territoriale e le immense potenzialità gastronomiche ed agroalimentari dell’uva da tavola di Canicattì IGP.
Concorsi, degustazioni, interviste, spettacoli e cooking show con special guest scelti tra i migliori chef dell’isola (c’erano, per esempio, Pino Cuttaia della Madia e Francesco Patti di Coria, ma anche tanti pastry-chef, fra cui Valerio Milazzo con le famose ravioline alla ricotta di MilBrut che stavolta erano assortite con un po’ di uva passa proveniente dalle terre di Naro).
C’è stato anche il momento del memorial Bonfissuto, dedicato al giovane pastry-chef canicattinese recentemente scomparso.
E c’era persino Federico Quaranta, conduttore televisivo e radiofonico esperto in enogastronomia,
a dialogare sul palco con gli chef durante i loro cooking show.
E c’erano anche Giuseppe Castiglia e Salvo La Rosa (che già solo a vederli sono un cabaret vivente) a testimoniare la prelibatezza dei prodotti della terra siciliana in genere e di quelli del comprensorio territoriale di Canicattì in ispecie.
“Con Giuseppe Castiglia a Canicattì, a Terre D’Uva, abbiamo vissuto un’esperienza davvero speciale. Grazie al Sindaco Vincenzo Corbo e al Comune di Canicattì. Grazie agli amici di La Torre Catering d’Autore. Grazie a tutti i meravigliosi chef siciliani. Viva l’uva da tavola di Canicattì IGP. È stata proprio una serata magnifica che ha visto impegnata la Sicilia migliore, quella dei prodotti d’eccellenza, quella di donne e uomini che lavorano per promuovere ed esportare il marchio Sicilia in Italia e nel mondo” -ha detto Salvo La Rosa.
Ma per questo evento va ringraziato soprattutto Pietro la Torre, lo chef pugliese trapiantato a Canicattì, dopo le sue esperienze all’estero.
E’ lui l’ideatore dell’evento, è lui l’anima di tutto, è lui il maggiore e migliore sponsor che, alla fine, devolve tutto il ricavato in beneficienza.
Una festa meravigliosa, dunque, che ha coinvolto tantissima gente proveniente da tutta la Sicilia e che ha fatto la gioia prioritariamente di Canicattì (patria dell’Uva Italia, di cui si sono mostrati fieri il sindaco Vincenzo Corbo e l’ assessore Giuseppe Corsello ), di Naro (col territorio più esteso della provincia e tante campagne ricche di vigneti), di Castrofilippo (presente col suo sindaco Totò Gioacchino Baio), di Campobello di Licata e di Ravanusa…
Chi volesse vedere un breve filmato-reels dell’evento, se ha un account facebook e segue la pagina terre d’uva, può farlo cliccando qui