Le associazioni animaliste AIDAA e LNDC insorgono a fronte dell’uccisione con un colpo d’arma da fuoco di Lucio, cane mansueto di una insegnante di Racalmuto
Lo sconcerto dell’associazione AIDAA
“L’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, nei prossimi giorni, invierà una denuncia alla procura di Agrigento per animalicidio e metterà una taglia di 3.000 euro sulla testa dei responsabili o del responsabile dell’uccisione a colpi di arma da fuoco del cane di un insegnante, avvenuto a Racalmuto in provincia di Agrigento.
Il corpo del cane deceduto è stato rinvenuto dalla donna in una zona di campagna nei pressi della sua abitazione. Il cane è stato freddato con un colpo di arma da fuoco cosi come confermato anche dal veterinario accorso sul posto. Ignota la mano assassina ed il muovente. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri”.
Questo il testo che si può leggere nel blog delle iniziative e commenti riguardanti l’Associazione AIDAA e le sue attività.
Il riferimento è dunque all’episodio avvenuto nelle campagne di Racalmuto (Ag), dove il cane di una cinquantenne del posto -che fa l’insegnante- è stato ucciso inspiegabilmente con un colpo di arma da fuoco, facendo indignare la comunità locale e soprattutto gli animalisti di ogni parte della penisola, tanto che l’AIDAA è intervenuta sul proprio blog con una dura nota.
Altri casi di questi giorni
Ma il caso di Racalmuto non è isolato. Infatti il blog dell’associazione medesima da notizia dell’imminente presentazione di un esposto contro una donna che, a Pescasseroli in provincia dell’Aquila, avrebbe lanciato ciocca di legno contro un orso marsicano.
Inoltre, da notizia della morte, dopo due giorni di agonia, forse a causa di uno o più calci che gli hanno provocato lesioni interne gravissime, del cane Toby , un beagle affettuoso e mansueto, che è stato a lungo considerato la mascotte dei cacciatori della zona tra Altopascio e Porcari (nella provincia toscana di Lucca) dove era sempre presente.
La denunzia di LNDC Animal Protection
Tornando al cane Lucio, la LNDC Animal Protection annuncia di aver sporto denuncia contro ignoti e richiede che vengano avviate immediatamente indagini approfondite per individuare il responsabile o i responsabili.
Lucio è stato brutalmente ucciso mentre era libero in campagna, senza alcun motivo apparente. Infatti, la insegnante – a cui LNDC si è premurata di esprimere solidarietà, mettendosi a disposizione per assisterla- era un cane affettuoso che non aveva mai dato fastidio a nessuno.
“Non possiamo restare in silenzio di fronte a simili atrocità. Ogni atto di violenza contro un animale non è solo un reato, ma un segnale di pericolo per l’intera comunità. Studi dimostrano come la crudeltà verso gli animali possa essere collegata a comportamenti violenti anche verso le persone, rendendo fondamentale l’identificazione e la punizione dei colpevoli”, afferma Piera Rosati, Presidente di LNDC Animal Protection.
“È fondamentale che chiunque abbia visto o sappia qualcosa parli,” continua Rosati. “Non possiamo permettere che atti così gravi rimangano impuniti.”
“Non ci stancheremo mai di chiedere una maggiore severità delle pene per chi commette reati contro gli animali ed intanto continueremo a monitorare il caso e a seguire da vicino le indagini, affinché l’autore di questo gesto crudele venga punito nel modo più severo possibile”, ha concluso la Presidente di LNDC Animal Protection.
Piera Rosati
L’auspicio
Purtroppo, gli episodi di crudeltà nei confronti degli animali continuano a infestare la cronaca in ogni parte d’Italia, giungendo oggi sino alla provincia di Agrigento e mettendo in evidenza l’esistenza di gente malvagia, spietata e senza scrupoli che da sfogo alla propria cattiveria riversandola su innocui ed innocenti esseri viventi che dall’uomo si aspetterebbero sensibilità ed attenzioni.
L’auspicio è che l’ attività di sensibilizzazione, specialmente quelle a cura delle associazioni animaliste ed ambientaliste, possano portare alla drastica riduzione e, se possibile, all’eliminazione dei casi di violenza contro gli animali.