Un disastro: sono state definite le procedure di concorso, ma non sono stati coperti i posti vacanti di dirigente medico anestesista-rianimatore, nefrologo ed urologo da destinare agli ospedali dell’ASP di Agrigento
Una vera e propria iattura: non si è riesciti ad assumere a tempo indeterminato tutti i dirigenti medici necessari di cui necessitano i reparti di anestesia e rianimazione ( oltre che di nefrologia e di urologia) degli ospedali agrigentini
Delusione per risultanze concorsi ultimati
Il riferimento, al momento, è per i pubblici concorsi a 11 posti di dirigente medico in anestesia e rianimazione, a 9 in urologia e a 4 in nefrologia.
Le procedure sono state ultimate proprio nelle settimane scorse e le relative graduatorie e verbali, redatti dalle rispettive commissioni esaminatrici, sono stati approvati con apposita deliberazione del direttore generale Giuseppe Capodieci, previo parere favorevole del direttore amministrativo Alessandro Pucci e del direttore sanitario Raffaele Elia.
Ma dalle risultanze procedurali, le notizie -come dicevamo- sono tutt’altro che buone.
Infatti, al concorso a 11 posti di dirigente medico di anestesia e rianimazione non ha partecipato alcun medico specializzato. Così, la commissione -presieduta da Gerlando Fiorica, direttore UOC Anestesia e Rianimazione del P.O. San Giovanni di Dio– è stata costretta a formulare un’unica graduatoria di medici specializzandi che potranno essere assunti soltanto con contratto a termine, part-time e con mansioni di specializzandi. Soltanto quando si specializzeranno, essi potranno essere assunti a tempo indeterminato.
Stesso discorso vale per il concorso a 4 posti di dirigente medico nefrologo. Anche qui nessun specializzato ha partecipato ed è stata redatta unicamente la graduatoria degli specializzandi, con le stesse modalità e gli stessi limiti di cui si è detto a proposito degli specializzandi in anestesia e rianimazione.
Un po’ meno di sfortuna c’è stata invece per il concorso a 9 posti di dirigente medico urologo. Qui è stata formulata sia la graduatoria degli specializzati sia quella degli specializzandi. Peccato, però, che -su 11 posti disponibili- solo 2 urologi abbiano partecipato al concorso e saranno assunti a tempo indeterminato. I restanti 7 saranno invece reclutati a termine fra i concorrenti specializzandi ed ovviamente potranno assolvere alle mansioni proprie di specializzandi presso gli ospedali agrigentini.
Scoramento per concorsi in itinere
Purtroppo, la situazione è questa. E non c’è da fare pieno affidamento sui prossimi concorsi pubblici di cui abbiamo parlato in un precedente servizio del nostro quotidiano (per leggerlo cliccare su questo link).
Si tratta di ben 85 posti suddivisi nelle seguenti specialità: 22 in cardiologia, 14 in medicina interna, 8 in neonatologia, 3 in medicina fisica e riabilitazione (per quanto riguarda l’area medica e delle specialità mediche); 13 in chirurgia generale, 1 in oftalmologia (per quanto riguarda l’area chirurgica e delle specialità chirurgiche); 7 in radiodiagnostica, 5 in patologia clinica (per quanto riguarda l’area della medicina diagnostica e dei servizi); 10 in igiene degli alimenti e della nutrizione, 2 in medicina del lavoro e sicurezza degli ambienti di lavoro (per quanto riguarda l’area di sanità pubblica).
Per questi concorsi sono in corso di presentazione le domande di partecipazione da parte dei medici specializzati e specializzandi: il termine ultimo scade il 4 novembre alle ore 23,59; ma c’è il rischio concreto che le cose vadano come sono andate per i concorsi di dirigente medico anestesista-rianimatore, nefrologo ed urologo.
Ecco: i concorsi si espletano, ma i posti vacanti non vengono coperti. E così persiste la carenza di dirigenti medici in tutti gli ospedali agrigentini che restano difatti in continuo affanno.