Esce questa settimana “Il cammino dei di-Versi”, una raccolta di poesie scritte da Francesco Augello
I tipi dell’Utterson
E’ da rilevare come questa raccolta esca per i tipi di Dialoghi, una delle sette case editrici del gruppo editoriale viterbese Utterson.
Un gruppo indipendente che prende il nome del protagonista del racconto di Stevenson “Lo strano caso del Dottor Jekyll e del signor Hyde”che affronta la questione dell’alter ego, che è poi il nome della prima delle sette case editrici del gruppo -chi voglia meglio conoscere il gruppo editoriale può cliccare qui.
Il senso di di-versi
Ma veniamo a “Il cammino dei di-Versi” e sottolineamo subito come il significato di “di-Versi” non sia da inquadrare nel versante delle abilità fisiche e/o mentali né in quello dei generi, bensì sullo squisito piano della Weltanschauung.
Ed appunto la raccolta di poesie è un denso flusso di emozioni trasversali con cui viene combattuto e infranto il dominante significato dell’antico adagio “mondo è stato e mondo sarà”. D’altronde, l’autore è sempre stato incline a rompere gli schemi, a scombussolare gli equilibri, a non accettare il “qui si è fatto sempre così”.
Docente, psicopedagogista, saggista, consulente tecnico per il Tribunale di Agrigento, l’autore è misuratamente eclettico e vanta persino un forte background nella divulgazione informatica e sistemistica. Adesso, però, ha scelto i versi per esplicare i di-Versi.
La precedente esperienza poetica
In verità, questa è la seconda esperienza nel campo poetico; nel 2021 Francesco Augello ha infatti pubblicato la raccolta dal titolo “E fu un attimo” per la casa editrice Kimerik. Ed ha trattato un tema davvero “diverso” in relazione al tempo in cui è stato vissuto.
“E fu un attimo” si addentra nella pandemia degli scorsi anni con lo sguardo emotivo -e ad un tempo flebilmente razionale- di chi col covid ha convissuto pericolosamente, nel gennaio del 2019, poco più di un anno prima della dichiarata ufficialità, mettendo pressoché in crisi i medici dell’unità operativa di Medicina Generale-2 dell’ospedale Luigi Sacco di Milano: medici, i quali – con amorevole attenzione- lo hanno preso in carico, pressoché impotenti a fronte dell’allora inspiegabile quadro clinico.
I saggi
Francesco Augello ce l’ha comunque fatta ed ha poi scritto, anche, un saggio pedagogico: “Leggere di pedagogia tra handicap e specialità”, per la casa editrice La Bussola. Di questo saggio, quando era in procinto di uscire, ovvero ad ottobre dell’anno scorso, ci siamo occupati -con apposita recensione (cliccare qui per leggerla)- sul nostro giornale online.
Come abbiamo pure recensito “Crisalide”, un’indagine a tutto campo (ma prevalentemente psicologica) sulla violenza di genere, che Francesco Augello ha scritto, insieme a Teresa Messina, e pubblicato nel marzo di quest’anno per i tipi di Armando editore (cliccare qui per leggere la recensione)
Le pitture di Maria Teresa Geraci
E’ adesso è la volta de “Il cammino dei di-Versi”, dunque.
Un libro che lega alcune poesie alle pitture dell’artista (anche lei poliedrica) Maria Teresa Geraci. Pitture che anticipano ed esplorano talune composizioni del poeta, in un viaggio artistico che si snoda in una varietà di stili, riflettendo la duttilità e la profondità della visione di Maria Teresa Geraci.
Ogni illustrazione è infatti un’espressione unica che può variare dal simbolismo all’astrattismo, all’espressionismo, a seconda della poesia che segue, creando sempre e comunque un legame profondo tra la parola scritta e l’immagine visiva.
La prefazione di Salvatore Nocera Bracco
La silloge ha la prefazione a cura di Salvatore Nocera Bracco, il medicartista noto per la versatilità e il valore nel campo della letteratura, dell’arte e dello spettacolo.
Il medicartista -fresco vincitore del premio Cronin 2024 (premio letterario riservato ai medici) con l’atto unico di prosa teatrale “L’erba tinta”- è l’attuale responsabile del Teatro della Strada degli Scrittori; è stato consigliere d’amministrazione della Fondazione Pirandello; ha all’ attivo alcune opere di narrativa con protagonista il “Fuco”.
La copertina e il progetto grafico
La copertina della raccolta poetica raffigura l’opera di Kandinsky, “Linea capricciosa”, creata nel 1924.
Un’opera che è capolavoro di arte astratta che evidenzia forme geometriche e colori vivaci in un armonioso e meraviglioso unicum, che affiora da una miscela di linee curve e dritte che si intrecciano sino a dare una sensazione di vitalità e dinamismo, nella prospettiva ottica della profondità e della complessità, tipica di Kandinsky.
Il progetto grafico del volume, infine, è a cura di Stefano Frateiacci, esperto di grafica ed fantasioso curatore, progettista e impaginatore di lettering.