Ennesimo femminicidio a Solero, un piccolo Comune con meno di duemila abitanti in provincia di Alessandria.
Il marito, Giovanni Salamone, 63 anni uccide la moglie, Patrizia Russo, 53 anni, nella loro abitazione dal prospetto rosa, al primo piano, di Via Cavoli. Quindi, chiama i carabinieri, comunicando l’accoltellamento a morte della moglie.
Arriva l’ambulanza del 118 ed i sanitari constatano il decesso. I carabinieri arrestano il femminicida.
Pare che il delitto sia avvenuto all’alba. Pare pure che non ci fossero mai state denunce o segnalazioni di liti, minacce o episodi del genere tra la coppia.
La coppia, originaria di Agrigento, aveva qui passato le ferie estive, rientrando al nord per motivi di lavoro. Lei infatti era insegnante di sostegno alla scuola secondaria di primo grado Lucio Ferraris. Lui invece è operatore nel commercio ambulante e su aree pubbliche.
Anzi, la coppia era stata di nuovo ad Agrigento nei giorni scorsi per provvedere alla raccolta delle olive e alla provvista di olio. D’altronde, hanno abitato a lungo ad Agrigento, trasferendosi a Solero da poco più di un anno.
I loro due figli sono entrambi fuori sede. Il maschio è assistente universitario in Spagna; la femmina studentessa di veterinaria a Pisa.
Secondo la testimonianza del parroco di Solero, Giovanni Salamone è una persona molto cortese e piuttosto riservata, mentre Patrizia Russo era solare, estroversa, credente e benvoluta come insegnante. Frequentavano la messa tutte le domeniche.
Anche ad Agrigento, la coppia viene ricordata in modo benevolo ed affettuoso, da parte di chi la conosceva. Ed è anche per questo che c’è vero sgomento ad Agrigento.