La gravità della crisi idrica non da adito ad alcuna previsione ottimistica. Ed è per questo che le associazioni sono tornate a preoccuparsi. E adesso si sono riunite in apposito coordinamento. E hanno organizzato un’assemblea pubblica ove dibattere il problema dell’acqua nei nostri territori
L’assemblea si terrà sabato prossimo, 26 ottobre, a partire dalle ore 9,30 nello Spazio Temenos di via Pirandello ad Agrigento
Questi i temi del dibattito:
– Le risposte delle Istituzioni alle istanze dei cittadini sul tema della crisi idrica
– Il ruolo di AICA e di ATI nella gestione del servizio idrico integrato in provincia
– Gli impegni della Regione Sicilia su dighe, invasi, reti e il ruolo di Siciliacque S.p.A.
– L’equità tra le utenze, tra i cittadini, tra i diversi comuni nell’accesso alla risorsa idrica
– Le prospettive del servizio idrico nella provincia di Agrigento
– I mancati investimenti, i finanziamenti disponibili e quelli non spesi
– Le priorità gestionali, il ruolo di indirizzo dei Comuni e dei Sindaci;
– I servizi sostitutivi e le utenze sensibili
– Il rispetto dell’ambiente, il risparmio della risorsa, la lotta a sprechi, abusi, anomalie
– La tutela degli utenti consumatori e l’ipotesi di una class action
Come ben si vede si tratta di argomenti “pesanti” e tutto fa pensare che stavolta non si scherza più. I cittadini ne hanno le tasche piene di promesse, progetti e prospettive risolutive che poi scompaiono, mentre tutto scorre (tranne l’acqua) per restare sempre così com’ è.
Queste le associazioni promotrici: #vogliamolacqua (comitato organizzatore), A Testa Alta, Agrigento in Comune, Agrigento Punto e a Capo, Centro Studi Alcide De Gasperi, Circolo Rabat – Legambiente Agrigento, Codacons Agrigento, Comitato Cantavenera, Comitato Fontanelle Insieme, Coordinamento Titano, Ethikos, Konsumer, Mani Libere, MareAmico Agrigento, SBEM.
Apposito specifico invito all’adesione e alla partecipazione attiva al dibattito è stato formulato nei confronti dei vertici di ATI e AICA, dei rappresentanti istituzionali, dei sindaci, dei parlamentari nazionali e regionali, dei tecnici, dei rappresentanti di sindacati, delle associazioni, dei comitati civici e dei partiti politici.