Gaetano Scorsone
Portare sempre con sé la macchina fotografica consente di documentare iniziative, operazioni e incontri irripetibili considerato che da lì a poco questi particolari svanirebbero, portandosi dietro il loro messaggio ricco di sfumature affettive, educative, esortative.
È ciò che ho vissuto domenica mattina appena giunto in Piazza Cavour, scorgendo i segni di una composta operosità distribuita in quasi tutto il suo ampio spazio.
Oltre ai soliti “passeggiatori” impegnati in discussioni che non hanno mai fine, al centro della piazza un gruppo di giovani ben organizzati e attivi si dedicano all’addobbo dell’albero di Natale cittadino.
Sono l’Assessore alla Cultura Carmen Lo Presti, Marco Di Caro, Angelo Varisano e Giovanni Sciacca, tutti della Consulta Giovanile di Favara.
Come ogni prima domenica di ogni mese anche gli amici dell’ADAS sono puntualmente presenti con la loro unità mobile per sensibilizzare alla donazione di sangue.
Assieme all’amico Antonio Marotta, la figlia Alessandra – giovane Fisiatra – , la Dottoressa Giusy Sutera Sardo e tanti altri sostenitori. Sotto i portici, invece, nello spazio antistante il Caffè Cavour, Oreste Alba osserva compiaciuto queste attività assicurando, come sempre, piena disponibilità per favorirne il regolare svolgimento. Ad un tavolo del citato Caffè mi accorgo che il Presidente dell’A.I.D.O., Giuseppe Vitello, con la sua inseparabile agenda sta pianificando attività volte a diffondere la cultura della donazione degli organi. Lo accompagna il validissimo Salvatore Toscano che generosamente si prodiga per rendere meno oneroso il carico organizzativo richiesto dalla gestione del Gruppo A.I.D.O. Comunale “N. Papa – S. Urso”. A loro si unisce un giovane dai lineamenti familiari: mio figlio Dario convocato per la consegna della DonoCard ovvero la tessera personale di adesione all’A.I.D.O.
Il tempo di prestarmi come fotografo per documentare questo cerimoniale ed ecco che al centro della piazza si raccolgono dei curiosi attorno al gruppo di giovani indaffarati nell’allestimento dell’albero.
Fra loro anche il Sig. Vincenzo Miceli che, nel ruolo di compiaciuto nonno di Marco Di Caro, si complimenta con tutta la squadra per il servizio reso alla comunità.
Per fissare anche questo momento dei click fotografici che richiamano altri amici, fra cui lo Zi’ Totò Mossuto accolto con gioia dagli astanti.
In meno di due ore sono state scattate delle foto che documentano come siano ben rappresentati nella nostra comunità cittadina quei valori e quei principi che aiutano a vivere meglio, facendo del bene, condividendo il bene e promuovendo il bene. Osservando gli amici che in Piazza Cavour, ciascuno nel proprio ambito operativo, si sono prodigati per offrire dei servizi finalizzati al bene comune, riflettiamo, dunque, sul loro valido insegnamento e facciamo nostra l’esortazione ad una più pronta sensibilità e ad una più attiva partecipazione per rendere più bella la nostra Favara, più armonioso il nostro presente e decisamente più stimolante il nostro futuro.
Abbiamo le potenzialità per realizzare tutto ciò. Le persone ritratte nelle foto, i loro sorrisi e la loro gioiosa serenità lo dimostrano. Perché non provarci?