Il Premio Nazionale Solidarietas 2024, dedicato a Monsignor Cataldo Naro, è stato consegnato ieri alle personalità individuate dall’ apposita giuria nazionale.
Il Premio annuale è organizzato da ben 14 anni dal Movimento Cristiano Lavoratori.
Lo scopo è non solo quello di perpetuare la memoria di Monsignor Cataldo Naro, ma anche quello di promuovere i valori della solidarietà, della cultura, della scienza, dell’arte e del lavoro, attraverso il giusto riconoscimento nei confronti di coloro i quali si sono distinti o si distinguono in questi ambiti.
Monsignor Cataldo Naro è stato arcivescovo ed abate di Monreale ed è morto prematuramente a 55 anni nel 2006. L’anno prima che morisse, aveva attivato un progetto pastorale nel territorio della diocesi di Monreale su “Santità e legalità“, finalizzato all’ impegno cristiano di resistenza alla mafia.
La consegna del Premio alla sua memoria si è svolta nella sede della fondazione Sciascia a Racalmuto, dove sono stati premiati:
–Dario Brucculeri
agronomo e imprenditore agricolo che, sin da giovanissimo, ha prescelto il biologico prima e il biodinamico dopo, costruendo un’azienda agricola che oggi esporta con successo in tutta Europa
–Maurizio De Lucia
il quale, da giovane Sostituto Procuratore della Repubblica di Palermo, ha vissuto il drammatico periodo delle stragi di Capaci e via D’Amelio, divenendo poi Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia ed oggi Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo
– Francesco Fazio
presidente di IBISCUS E. T. S. di Catania, associazione di genitori dei ragazzi in cura e fuori terapia che opera attivamente e quotidianamente nel Centro di Onco-Ematologia
– Carlo Gilistro
medico pediatra e allergologo, attuale deputato all’ARS, il quale ha portato avanti progetti e battaglie contro l’abuso dei dispositivi digitali da parte dei giovanissimi, portando l’attenzione sui nuovi e pericolosi disturbi da dipendenza
– don Giuseppe Livatino
sacerdote, postulatore diocesano della beatificazione di Rosario Livatino, il giudice assassinato dalla mafia
– Giuseppe Maria Della Pepa
neurochirurgo al Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, brillante ricercatore ed autore di numerose pubblicazioni di ricerca in ambito scientifico sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali di settore
– Gianfranco Petruzzella
diplomatico della Repubblica italiana, è stato anche inviato speciale della Farnesina in Afghanistan, dove ha mostrato il suo massimo impegno a favore della popolazione afghana, della pace nel Paese e della stabilità e sicurezza nella regione
– Salvo Palazzolo
giornalista e scrittore, il quale ha raccontato, su “Repubblica” e non solo, numerose storie di coraggio contro la mafia ed ha portato avanti inchieste giornalistiche efficaci sui rapporti chiesa-mafia, denunciando -tra l’altro- “l’inchino” durante una processione religiosa del 2016 davanti all’abitazione della famiglia del capomafia Salvatore Riina, a Corleone
– Stefano Vitello,
direttore Unità Operativa di Oncologia A. O. R. Sant’Elia di Caltanissetta, che ha sempre svolto la sua professione come fosse una missione.
Il Premio alla memoria è stato anche consegnato ai rispettivi familiari del docente cattolico Giuseppe Cartella e del medico filantropo Giuseppe Galvagno.
La cerimonia, presente il Presidente provinciale M.C.L. Enzo Sardo, è stata presentata e condotta da Sandra Licata