Rosetta Morreale avrebbe preferito non parlare delle sue dimissioni e del suo rapporto con il sindaco, considerandolo un argomento chiuso nello stesso momento del suo lasciare.
Alla fine siamo riusciti ad aprire il “diario” degli ultimi giorni da assessore.
Noi lo riteniamo un fatto dovuto nei confronti della cittadinanza che non può essere usata come una sorta di pubblico passivo nel teatrino della politica.
Alla città si deve trasparenza e chiarezza.
“Con Sasà divido un’amicizia trentennale. E’ stato un punto di riferimento nel mio primo anno di insegnamento”. Si inizia così il dialogo, ché non è un rispondere a domanda, con Rosetta Morreale, insegnante, impegnata nel sociale, componente del direttivo provinciale Cisl e Rsu da circa quindici anni. Un assessore che qualsiasi sindaco si augurerebbe di avere in squadra, compreso Manganella.
Il sindaco di Favara, a tal proposito, voleva nominarla già nell’appuntamento con l’elettorato, due anni fa. Poi per le cose della politica, il nome di Rosetta Morreale fu messo da parte. Congelato e scongelato alla prima occasione, quando Manganella la presentò “eccellenza” nell’amministrazione del settore della pubblica Istruzione favarese.
Strano a dirsi, da un lato Sasà Manganella cerca “eccellenze” e dall’altro si lascia scappare quelle presenti.
“Sono stata – ci dice l’ex assessore – nominata in quota Pid, ma un istante dopo il giuramento sono diventata l’assessore della città. Tutti possono testimoniare la libertà del mio agire, primo tra tutti il sindaco. Eppure, quando il Pid decide di tirarsi fuori, accetta, come se le aspettasse già, le mie dimissioni.
In politica contano i numeri o le professionalità?”.
Morreale si fa la domanda non precisando bene il soggetto. Quale politica? Quella di Favara solo in casi eccezione si eleva a politica, che è una lotta tra neri in una notte senza Luna.
Nel documento del Pdl e di Cantiere popolare, i due partiti non si tirano fuori dalla maggioranza, ma lasciano libero il sindaco nella scelta della Giunta.
Si legge questo, ma ciò che accade dopo è una cosa diversa.
Arrivano due comunicati uno di Gaetano Airò e l’altro, più pesante, del consigliere comunale Giuseppe Nobile nei quali gridano a Manganella la loro nuova veste di oppositori.
Ancora prima, si azzera la giunta.
Ma a che gioco, si sta giocando? Quello delle strane strategie, delle trappole, dei personalismi e di tutto tranne che di politica intesa nel suo senso nobile.
“Avvertivo di essere – continua Rosetta Morreale – l’assessore della città e il sindaco avvertiva il mio distacco dalla politica. In chiesa, nelle strade, nei negozi, chi mi incontra mi esorta a non mollare e a continuare. Stessi riconoscimenti mi arrivano dai dipendenti comunali, dai consiglieri, dai giovani, ma quando il partito mi ha chiesto di dimettermi, lui non ha speso una parola per farmi restare.
Mi sarei aspettata – conclude – di trovarmi accanto l’amico ed, invece, non c’è stato un minimo di dialogo.
Poteva aspettare alcuni giorni, considerato il mio lavoro nell’organizzazione del cartellone natalizio, ma non lo ha fatto”.
Non lo ha fatto preferendo azzerare e nominare una nuova squadra chiamata a migliorare la qualità di vita dei favaresi.
Il resto lo scopriremo solo vivendo.
9 commenti
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Ma cosa si aspettava la Morreale, una preghiera a mani giunte? Lei il personaggio lo conosce bene, perchè si meraviglia. Forse lei si aspettava di restare come assessore tecnico, ma su quale motivazioni? Quelle che leggo dall’articolo, non hanno nessuna base. Dichiara: sono stata assessore della città, etc etc, ma lei non è stata nominata dalla città, ma dal PID. Capiamo il suo disagio, ma in politica ( anche se lei vuol vestire i panni della navigata) è un poco scarsetta. Se il PID si tira fuori, perchè lei doveva restare e gli altri due nò. Lei dimettendosi ha fatto la scelta giusta, era assessore per volontà del PID, gli auguro che continui a far politica con il PID ( anche da opposizione) mettendo sempre in conto che ” l’elemento” e questo, e cè poco da fidarsi.
Ciao Rosetta, non sapevo del tuo incarico solo adesso ho appreso questa notizia. Mi dispiace che sono riusciti a convincerti per entrare in giunta, conyinua a fare bene il tuo lavoro con i ragzazzi, e impegnati a farlo sempre meglio, non perdere tempo con la politica…. lascia perdere. Purtroppo Favara merita semplicemente il peggio.
Se non ricordo male il sindaco non aveva detto che la giunta appena nominata doveva essere composta solamente da tecnici? A quanto pare la direttiva era rivolta a tutti i partiti tranne a Primavera favarese…..