La seduta si è aperta alle ore dieci e alle ore undici, su proposta del consigliere comunale, Giuseppe Rizzuto, è stata rinviata alle ore diciotto di domani.
A causare il rinvio è stata l’assenza giustificata del segretario comunale.
La proposta di Rizzuto conteneva, oltre al rinvio, la rinuncia all’odierno gettone di presenza.
Intanto, fuori l’aula Falcone Borsellino una decina di famiglie povere aspettavano il sussidio di 20 euro.
A questo punto, percepire il gettone di presenza per una seduta rinviata al suo inizio, sarebbe stata davvero un’offesa a quella parte della città che vive in povertà e senza aiuti.
Venticinque i favorevoli alla proposta e cinque gli assenti.
Prima del rinvio, sono intervenuti i consiglieri Fallea, Bennardo e Antonio Palumbo sull’assenza del segretario e sulla eventuale possibilità di essere sostituito in tempo, per non ritardare i lavori del civico consesso.
Si è parlato del latte versato, mentre si gioca con il fuoco. E il fuoco è quello della Corte dei conti che attende le misure correttive e il controllo finanziario entro il prossimo giorno 5 di gennaio.
A pochi giorni dalla scadenza nulla trapela sulla proposta dell’amministrazione comunale.
Su un fatto di eccezionale importanza per la collettività, che sta pagando un costo elevato e superiore alle sue stesse capacità di reddito, non si conoscono le soluzioni che si vogliono adottare.
Molto probabilmente, si continuerà su questa strada fino alla vigilia della scadenza, quando il Consiglio non avrà più scelta e dovrà approvare d’urgenza e a sacco d’ossa.
E’ chiaro che la responsabilità non è dell’assise cittadina, tenuta ad aspettare la proposta dell’amministrazione comunale, ma gli elevati rischi finanziari di un possibile dissesto sono a totale carico dei favaresi.
Per oggi questo nulla è tutto, il resto lo racconteremo domani sera dopo la chiusura dei lavori consiliari.