LE RIPETUTE VIOLAZIONI NORMATIVE E LA DISAPPLICAZIONE DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI DA PARTE DELL’ESECUTIVO REGIONALE HANNO COSTRETTO L’ENTE FORMATIVO, TRA I PIU’ CORRETTI, A DICHIARARE LA CESSAZIONE DELLE ATTIVITA’.
Le sistematiche violazioni delle norme regionali da parte del Governo regionale nel settore della Formazione professionale e la disapplicazione dei provvedimenti amministrativi continuano a mietere vittime. Gli effetti dell’inerzia e dei ritardi hanno costretto l’ente di formazione Movimento apostolico ciechi (Mac) di Siracusa a chiudere le attività formative. La notizia scuote il mondo della Formazione professionale poiché emblematica di un complessivo stato d’emergenza non solo sociale ma anche di tenuta complessiva del settore provocato dall’atteggiamento di chiusura degli assessori Nelli Scilabra ed Ester Bonafede, rispettivamente alla delega della Formazione professionale e del Lavoro. Una larga parte degli enti formativi è in ginocchio per effetto di ritardi non più giustificabili da parte dell’amministrazione regionale che appaiono sempre meno casuali e che potrebbero appesantire le responsabilità della dottoressa Corsello, dirigente generale dei dipartimenti Lavoro e Formazione professionale. A spingere i vertici dell’ente formativo Mac di Siracusa a trasmettere agli assessorati competenti una lettera di “cessazione attività formativa” la gravissima crisi finanziaria determinata dagli enormi ritardi nell’erogazione dei finanziamenti decretati. Aspetto che comporterà l’ennesimo contenzioso nei confronti della Regione siciliana perché l’ente avvierà le necessarie azioni legali ai fini della tutela dei propri interessi ed in particolare per il riconoscimento di quanto dovutogli, oltre al risarcimento dei danni subiti e subendi a causa delle omissione dei ritardi ascrivibili esclusivamente all’amministrazione regionale.
Più volte abbiamo raccontato dalle pagine di questo giornale come il sistema di “lacci e laccioli” abbia imbavagliato i procedimenti amministrativi posti alla base del funzionamento del settore formativo. E la responsabilità non è solamente della burocrazia ma con ogni probabilità dei livelli decisionali, politico e amministrativo. In poche parole l’indirizzo dell’assessore Scilabra e l’atteggiamento della dottoressa Corsello fanno sempre più pensare ad una volontà distruttiva, di smantellamento del settore. Per privilegiare chi? E questo lo si evince non solo con le giuste e legittime denuncie su ruberie e illegalità che hanno portato al de finanziamento di una decina di enti formativi ma anche con i ritardi sulle erogazioni delle anticipazioni ai finanziamenti decretati e sul blocco delle procedure di rendicontazione della attività corsuali già concluse. E la decisione assunta da Mac di chiudere le attività ne è un esempio. Un ente pulito e correttamente gestito che si ritrova però in dissesto finanziario per una serie di cause richiamate nella citata nota.
Non sono più sostenibili, per esempio, le conseguenze determinate dagli enormi ritardi accumulati dall’amministrazione regionale, unica committente e finanziatrice, nell’erogazione dei finanziamenti decretati anche in relazione ad attività già da tempo completate, rendicontate e revisionate positivamente. Altro fattore scatenante la mancata erogazione in favore di Mac del secondo acconto in relazione alla prima annualità dell’Avviso 20/2011 ad attività da tempo completate. Acconto che è stato erogato solamente il 30 dicembre, con un ritardo di 6 mesi e per giunta decurtato per via del recupero coatto della somma di circa 125 mila euro a valere sulle integrazioni degli anni 2006 e 2007. Un ente che invece di ricevere circa 300 mila euro, tale è stato il finanziamento della prima annualità dell’Avviso 20/2011, ne otterrà, con notevoli ritardo, la metà perché alle decurtazioni già applicate si aggiungerà anche un ulteriore recupero di 35 mila euro come integrazione per l’anno 2008. Recuperi coatti sulle risorse comunitarie praticati dall’amministrazione regionale che appaiono sempre più illegittime, come più volte raccontato in precedenti articoli dalle pagine di questo giornale.
In tale caso l’amministrazione regionale violerebbe l’articolo 14 del citato Avviso, oltre all’impegno assunto con le parti sociali in sede di sottoscrizione degli accordi nel giugno 2013. Se si tiene conto della natura di “lex specialis” dell’Avviso 20, la violazione da parte dell’assessorato è grave, atteso che è obbligo anche dell’amministrazione appaltante il rispetto delle norme contenute nel bando pubblico. A nulla poi sono valsi i continui solleciti effettuati dall’Ente a partire dal mese di settembre 2013, dopo la notifica di diversi decreti ingiuntivi del personale in attesa del pagamento delle retribuzioni. Governo sordo, quindi, perché?
Gli effetti dell’inerzia e dei ritardi dell’amministrazione regionale hanno provocato una gravissima crisi di liquidità che non permette più di sostenere le spese necessarie per lo svolgimento delle attività formative. In particolare, il Mac non è più in grado di far fronte alle spese del personale, a cominciare dal puntuale versamento di contributi previdenziali, aspetto necessario ed indifferibile per il mantenimento della regolarità del Durc (documento unico di regolarità amministrativa). E senza Durc in regola non si può accedere ai finanziamenti pubblici.
Altro effetto rilevato è la sempre maggiore indisponibilità dei creditori ad attendere per il soddisfacimento dei diritti vantati nei riguardi dell’ente come dimostrano i diversi procedimenti esecutivi promossi nei confronti del Mac.
In ultimo, l’indisponibilità ad effettuare ulteriori anticipazioni ed a prestare ulteriori garanzie per lo svolgimento delle attività formative da chi finora vi ha provveduto in favore dell’ente.
In tema di gestione del personale, il Mac appartiene a quella schiera di enti formativi che hanno applicato correttamente di disposizioni dell’amministrazione regionale in merito ai processi di mobilità. Infatti, il personale degli ex Sportelli multifunzionali si trova in aspettativa non retribuita, essendo stato assunto a tempo determinato preso il Ciapi di Priolo nel rispetto dell’accordo trilaterale del 26 settembre 2013. Per i dipendenti degli Interventi formativi, invece, il personale è stato posto in mobilità secondo la procedura prevista dalla circolare assessoriale n.10/94 come richiamata dalla nota protocollo n.27703 del 24 aprile 2013 emanata dalla dottoressa Corsello. Peraltro, l’ente chiarisce che tutto il proprio personale, composto da tredici dipendenti di cui otto temporaneamente impiegati presso il Ciapi, risulta correttamente inserito all’Albo regionale del personale docente e non docente dei corsi di formazione assunto a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2008 in applicazione del decreto assessoriale n.38 dell’11 ottobre 2013. Albo che ad oggi, ricordiamo, non risulta ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana, in violazione di quanto previsto nello stesso atto di indirizzo politico. Entro la fine del mese di gennaio, il Mac invierà le lettere di licenziamento a tutto il personale, che si ritroverà così ad ingrossare la platea di disoccupati causati dell’aberrante incapacità del Governo regionale di governare il sistema formativo regionale.
Non nasconde la propria amarezza il legale rappresentante del Mac, Michelangelo Spatanè, per la decisione obbligata assunta nell’impossibilità di poter proseguire l’attività che per l’ente ha costituito dal 1962 ad oggi una vera e propria missione dato che l’offerta formativa è stata rivolta all’utenza non vedenti. Fascia debole della popolazione per definizione che perde una opportunità di formazione nel territorio.
Una sequela di violazioni e inadempienze in capo all’assessore Scilabra e alla dottoressa Corsello che continua a mietere vittime tra gli enti formativi e ad amplificare lo stato di povertà in cui versano i lavoratori. Un fallimento a tutto tondo che non ha impedito al Governo Crocetta di proseguire in tale direzione, sconfessando se stesso e provocando la reazione della base di lavoratori che hanno avviato la petizione pubblica per “cacciare” la Scilabra. Un’iniziativa che sta scuotendo le coscienze dei cittadini e del mondo politico e che in quarantotto ore ha già raccolto oltre 500 firme.
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Formazione, il Movimento Apostolico Ciechi getta la spugna e chiude i battenti
By joseph.zambito6 Minuti di lettura
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