Premesso che ad Agrigento gli standard dei servizi a domanda individuale sono al di sotto della media nazionale, come dimostrato dalle annuali classifiche nazionali sulla qualità della vita pubblicate da “Il Sole-24 ore”, le quali vedono Agrigento attestarsi alle ultime posizioni;
considerato che:
la sera del 30 dicembre 2013 una ventiquattrenne di Agrigento, Chiara La Mendola, è morta in un incidente stradale avvenuto nei pressi della strada provinciale 71, in via Cavaleri Magazzeni, a pochi metri dalla chiesa di San Gregorio. Intorno alle ore 18,30 si sono scontrati un’autovettura Nissan Micra, condotta da un pensionato di Agrigento, e un ciclomotore Aprilia Scarabeo con in sella la vittima. Ad occuparsi dei rilievi sono stati gli agenti della sezione infortunistica stradale della Polizia locale. La ragazza, a bordo del suo Aprilia Scarabeo, è sbandata nel tentativo di evitare una grande buca presente sull’asfalto, frutto della mancata manutenzione del manto stradale;
un articolo del “Giornale di Sicilia” di Agrigento on line del giorno 8 gennaio 2014 riporta la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati per l’incidente stradale dei dirigenti comunali Giuseppe Principato, capo dell’Ufficio tecnico e il responsabile delle manutenzioni Gaspare Triassi. A far notificare i due avvisi di garanzia è stato il sostituto procuratore Brunella Sardoni, titolare del fascicolo di inchiesta. Il pubblico ministero ipotizza il reato di omicidio colposo;
considerato che:
a giudizio degli interroganti le inefficienze e le incapacità dell’amministrazione comunale gravano sulla popolazione di Agrigento con l’imposizione delle massime aliquote sulla tassazione a fronte di servizi inesistenti o di pessima qualità e con mutui accesi dall’amministrazione presso la Cassa depositi e prestiti che vesseranno i cittadini per i prossimi decenni (come ad esempio un mutuo di circa 10 milioni di euro acceso nel 2013);
risulta agli interroganti che i bilanci preventivi comunali di Agrigento verrebbero approvati sistematicamente gli ultimi giorni dell’anno di previsione, vanificando quella che potrebbe essere la programmazione delle attività; lo strumento pianificatore dello sviluppo della città, il piano regolatore generale, a più di 3 anni dall’approvazione non è esecutivo per mancanza degli strumenti attuativi; interi quartieri edificati nell’ultimo decennio, come Villaggio Mosè, San Leone, Calcarelle e Quadrivio Spinasanta, risultano ad oggi senza regolari opere di urbanizzazione; nell’ultimo decennio si è registrata l’assenza di manutenzione stradale e delle principali aree a verde della città e della messa in sicurezza degli edifici pericolanti del centro storico, molti dei quali già crollati con grave rischio per la pubblica e privata incolumità; il trasporto pubblico locale, gli asili nido, le scuole comunali nonché gli altri servizi erogati ai cittadini risultano insufficienti;
lo stato di abbandono del centro storico riguarda gli immobili privati e pubblici nonché quelli di interesse storico-architettonico. Il palazzo Lo Jacono-Maraventano, sottoposto a vincolo monumentale da parte della Soprintendenza per i beni culturali e ambientali, è crollato il 25 aprile 2011 dopo un costoso e, a giudizio degli interroganti, inefficace intervento del Comune;
la mancata messa in sicurezza dei costoni rocciosi prospicienti spazi pubblici ha comportato la temporanea chiusura al traffico di strade nonché l’evacuazione di diversi nuclei familiari dalle loro abitazioni di viale della Vittoria, via Papa Luciani, via delle Torri, via Giovanni XXIII, via Crispi, via Porta di Mare;
nel gennaio 2013 il pontile comunale nel porticciolo turistico di San Leone è stato sequestrato dall’autorità giudiziaria perché privo delle necessarie autorizzazioni e gestito non conformemente al dispositivo concessorio;
nell’estate del 2013 gli arenili di San Leone, quartiere balneare della città, sono stati sottoposti a sequestro cautelare per l’inquinamento causato dai reflui non depurati;
da circa due anni il Palacongressi del Villaggio Mosè è chiuso al pubblico per mancanza di manutenzione e negli ultimi 3 anni, per diversi mesi all’anno, la piscina comunale è stata chiusa al pubblico per carenza di manutenzione programmata;
considerato inoltre che, per quanto risulta agli interroganti:
dal 2011 ad oggi diverse sono state le operazioni di polizia giudiziaria riguardanti l’attività dell’amministrazione comunale che hanno comportato l’emissione di provvedimenti restrittivi cautelari;
nel 2011, nel corso dell’operazione definita “Missioni Fantasma”, sono stati indagati consiglieri e funzionari comunali per presunte irregolarità nelle missioni istituzionali del Comune. I reati contestati sono truffa, falso ed abuso d’ufficio;
nello stesso anno, nel corso dell’operazione definita “Tetris”, sono stati indagati dirigenti e funzionari dell’amministrazione comunale, oltre ai rappresentanti e operatori di un’impresa appaltatrice, per presunte irregolarità nell’affidamento di appalti inerenti al settore della solidarietà sociale del Comune. I reati contestati sono quelli di turbativa d’asta, abuso in atti d’ufficio e falso;
ancora nel 2011 l’inchiesta “Self – Service” ha consentito di portare alla luce le tangenti che sarebbero state versate a taluni dirigenti e funzionari dell’Ufficio tecnico comunale e della squadra di vigilanza urbanistica della polizia locale di Agrigento in cambio di concessioni edilizie e di autorizzazioni varie. I reati contestati sono quelli di corruzione, concussione, abuso in atti d’ufficio, falso, lottizzazione abusiva, evasione fiscale. Molti dei soggetti coinvolti, tra dirigenti e funzionari comunali, liberi professionisti e imprenditori, hanno già patteggiato la pena;
le edizioni per gli anni 2011 e 2012 della sagra del mandorlo in fiore sono state oggetto di indagini per presunte irregolarità nella gestione dei fondi pubblici e nell’affidamento dell’incarico all’impresa organizzatrice. Sono stati contestati i reati di falso in atto pubblico e abuso d’ufficio;
nel 2012, per presunte irregolarità nella gestione dei fondi pubblici destinati alla fondazione teatro Pirandello e nell’attribuzione di incarichi professionali, sono stati indagati il sindaco della città, nonché presidente della fondazione, e diversi professionisti beneficiari degli stessi incarichi. I reati contestati risultano essere, tra gli altri, falso in atto pubblico e abuso d’ufficio;
considerato infine che:
il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta con atto motivato provvedimenti al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana a norma dell’art. 1 del decreto del Ministero dell’interno 5 agosto 2008, recante “Incolumità pubblica e sicurezza urbana. Interventi del sindaco”;
il comma 11 dell’art. 54 del decreto legislativo n. 267 del 2000 recita che nelle fattispecie di cui ai commi 1, 3 e 4, nel caso di inerzia del sindaco o del suo delegato nell’esercizio delle funzioni previste dal comma 10, il prefetto può intervenire con proprio provvedimento; tali provvedimenti sono preventivamente comunicati al prefetto anche ai fini della predisposizione degli strumenti ritenuti necessari alla loro attuazione,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della grave situazione che investe la città di Agrigento;
se intenda attivarsi presso l’amministrazione competente al fine di verificare quali siano gli interventi intrapresi e finalizzati ad impedire il degrado del manto stradale e degli immobili pubblici e privati, al fine di rimuovere ogni forma di pericolo per la cittadinanza;
quali iniziative intenda adottare, nelle opportune sedi di competenza, per verificare i fatti esposti ed accertare le responsabilità dei disservizi, dei ritardi e dei mancati interventi, al fine di dissipare ogni possibile dubbio circa l’efficienza e la tempestività dell’azione degli uffici preposti alla tutela dell’incolumità dei cittadini nonché su eventuali forme di ingerenza nella vita amministrativa da parte della criminalità organizzata.
CAMPANELLA , PEPE , FUCKSIA , BATTISTA , CAPPELLETTI , BOCCHINO , DONNO , BIGNAMI , MORRA – Al Ministro dell’interno
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