Uno dei tasselli più importanti del Governo della Rivoluzione, nel settore della Formazione Professionale, è sicuramente l’introduzione del patto di integrità, che vuole stabilire reciprochi obblighi di trasparenza fra Assessorato ed Enti Formativi, per prevenire “possibili fenomeni di devianza, di vulnerazione dei principi di trasparenza, di libertà di impresa e leale concorrenza e concorrere a prevenire il rischio di infiltrazioni criminali”. Gli Enti hanno dovuto restituire il Patto di Integrità, sottoscritto dal Legale Rappresentante, sia in occasione della presentazione dei progetto esecutivi FORGIO e FAS del Piano Giovani, sia per perfezionare la procedura di accreditamento.
L’intenzione è sicuramente meritoria e infatti l’elenco degli obblighi degli Enti è lunghissimo e ben definito. Anche gli obblighi dell’Assessorato sono elencati minuziosamente e infatti nel testo del Patto, pubblicato sia nel DDG 45555 dell’8/7/2013 che nelle Disposizione per l’Accreditamento del 24/7/2013, possiamo leggere a cosa si obbliga l’Assessorato.
L’articolo 3 è molto importante riguardo gli obblighi dell’Assessorato e in esso, fra l’altro, leggiamo testualmente: “L’Assessorato si impegna inoltre a semplificare le procedure amministrative, a renderle trasparenti e a rispettare previsti dalle vigenti norme per tutti gli adempimenti a proprio carico.”
Leggendo la frase con attenzione, però, qualche dubbio inizia a insinuarsi nella mente: facciamo un po’ di analisi logica del periodo, dunque, “l’Assessorato” è sicuramente il soggetto, “si impegna.. a rispettare” è sicuramente il predicato, poi dovrebbe seguire il complemento: i tempi previsti, i modi previsti, i sound previsti, gli umori previsti, i karma previsti, gli anelli di fumo previsti….
Insomma, leggendo e rileggendo ci rendiamo conto che il complemento oggetto non c’è! E se il complemento oggetto non c’è, non sapremo mai cosa si è impegnato a rispettare l’Assessorato, anzi, nel dubbio, possiamo pensare che questa frase, che non rispetta la logica della lingua Italiana, non comporti proprio alcun obbligo per l’Assessorato!
Per carità, sicuramente si sarà trattato di un banale refuso, ma intanto tutti i Rappresentanti Legali degli Enti Formativi hanno sottoscritto i propri impegni mentre l’Assessorato, che sottoscrive il Patto con la pubblicazione dei decreti di finanziamento, si è impegnato a… non si sa cosa!
Per meglio dire, temiamo di sapere a cosa non si è impegnato: il cartello apparso ieri in una stanza dell’Ufficio gestione, “NON CI SONO NOTIZIE SU MANDATI”, fa sospettare fortemente che il complemento oggetto non abbia molto a che vedere con i tempi previsti…
Siamo certi, comunque, che l’Assessorato, una volta accertato lo spiacevole problema tipografico, porrà prontamente rimedio e a breve pubblicherà un DDG di rettifica che renderà comprensibile il testo, assumendo l’impegno che, in tutti gli atti finora definiti, è rimasto in attesa del complemento oggetto chiarificatore.
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