Valentina Piscopo
Era stato programmato per questo pomeriggio, 17 febbraio alle ore 18.00, la seduta del Consiglio comunale di Favara. Ancora una volta, il punto all’ordine del giorno sono le misure correttive richieste dalla Corte dei Conti al Comune.
La seduta, iniziata con quasi 30 minuti di ritardo, è stata rinviata di un’ora per mancanza di numero legale. Presenti soltanto solo 12 consiglieri su 30, con scarsa presenza della maggioranza.
Dopo aver chiamato al ligio dovere gli assenti, i lavori riprendono alle 19.45. Nel frattempo, c’è da aggiungere, aumenta il pubblico nell’aula consiliare. Esponenti e simpatizzanti dell’uno o dell’altro partito, attendono le votazioni sulle misure correttive.
Prima di entrare nel pieno del punto più scottante dell’anno, il consigliere Palumbo chiede di accantonare, solo momentaneamente, la questione che riguarda il parere legale espresso dall’avvocato del Comune in relazione alla diffida dei dipendenti a firma dell’avvocato Minio. Questo perché, spiega Palumbo, nonostante entrambi i pareri siano autorevoli, confermando le parole del sindaco, Rosario Manganella, diventa necessario avere una consulenza super partes. Da qui la volontà di chiedere riscontro all’Aran. La proposta viene accolta con 19 voti favorevoli. Finalmente si giunge alle tanto attese misure correttive. Inizia a relazionare la dottoressa Carmelina Russello, facendo un excursus dal 2010 fino ad oggi, della situazione finanziaria del Comune di Favara.
Un ulteriore intervento del Consigliere Palumbo, va a sottolineare come, dopo ben 130 giorni dalla pubblicazione della corte dei Conti e dopo circa 40/50 giorni dalla scadenza dei termini, le misure correttive proposte risultano “non dettagliate, scarse e deboli”, poco risolutive per l’odierna situazione favarese. Tuttavia, alle misure correttive, vengono integrati 5 emendamenti, tra i quali, l’azzeramento del gettone di presenza.
Nel frattempo, l’opposizione si allontana dall’aula, rimanendo solo il consigliere Palumbo che accende un’effervescente discussione con il consigliere Salemi. In definitiva, alle ore 21,30, sono presenti in aula solo 12 consiglieri su 30 e la seduta è rinviata a domani , sempre alle 18. Ancora una volte, le misure correttive sono rimandate.
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Cade la seduta che doveva approvare le misure correttive chieste dalla Corte dei conti
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