Valentina Piscopo
Con 16 voti favorevoli, quelli della maggioranza, il Consiglio ha approvato le misure correttive. Votato favorevolemnte l’emendamento che esclude la possibilità all’amministrazione di esternalizzare il servizio tributi.
Ecco la cronana, quando la seduta si è chiusa da pochi minuti, mentre sui particolari vi informaremo domani.
Con 19 presenti ed 11 assenti, alle ore 18.20 prende avvio la seconda parte del Consiglio comunale di Favara, ieri bruscamente interrotto, per la mancanza di numero legale. E riprende vita, proprio da dove si era interrotto, ovvero dal mancato intervento del Sindaco, Rosario Manganella. Infatti, il sindaco invita i consiglieri comunali ad “arrivare al più presto all’approvazione delle misure correttive richieste dalla Corte dei Conti”. Misure correttive che riguardano il sindaco precedente e non riguarda l’amministrazione Manganella. “Adesso- continua Manganella – il Comune di Favara si trova a far fronte ad una crisi internazionale che investe le autonomie locali”ed è costretto ad attuare le indicazioni dettate dalla Corte dei Conti. In quasi 40 minuti di intervento , con toni pacati e calmi, il sindaco ha parlato dei debiti fuori bilancio, dei quali l’attuale Consiglio comunale non ha colpe, visto che si stanno ancora pagando debiti risalenti al 1981; del potenziamento riscossione tributi, informando come l’ufficio ragioneria lavori alacremente dopo la rottura con AIPA che non verrà sostituita con nessun’altra agenzia esterna. Anzi, aggiunge il Sindaco, “nessun atto verrà fatto in questa direzione, finchè gli uffici del comune faranno fronte a questa esigenza”.
Però, la difficoltà maggiore non è nella riscossione normale, ma in quella coattiva, poiché al Comune di Favara manca la figura dell’agente di riscossione. Per quanto riguarda l’azzeramento delle indennità di carica dei singoli consiglieri comunali, il sindaco ricorda che fin dall’inizio del suo mandato, si era già decurtato il 30% e che ai consiglieri comunali era stato chiesto, già il4 gennaio 2013 , di fare lo stesso, anche se la percentuale non era stata stabilita. Da questo momento in poi, è stato tutto un botta e risposta tra il consigliere Palumbo, sentitosi preso in causa per quanto riguarda il gettone di presenza e le misure correttive; tra sindaco e consigliere Lupo, sostenendo che al primo cittadino non funzioni l’ipotalamo. Insomma si è scesi sul personale, senza parlare assolutamente di misure correttive. Dopo questo gioco al massacro tra sindaco- Palumbo- Lupo, parlando pure di dimissioni, interviene il consigliere Salemi, facendo sapere che egli è disposto, insieme ai consiglieri Erica Matina, Bottone, Lombardo, Alaimo e Di Stefano, ad accettare la proposta del collega Palumbo di protocollare la lettera al segretario comunale e rinunciare in toto al gettone di presenza.
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Con 16 voti favoravoli il Consiglio comunale approva le misure correttive chieste dalla Corte dei conti
By sop3 Minuti di lettura
1 commento
La sconfitta POLITICA di Rosario Manganella e il suicidio POLITICO dell’opposizione (escludo Rifondazione… http://t.co/2m2BZZeg0m