Il Presidente della Pro Loco Castello
Antonio Moscato
Nel predisporre questo accorato appello mi sono reso conto che mai la nostra provincia ha avuto una cosi numerosa e qualificata rappresentanza politica a livello Regionale e Nazionale. Fatta questa breve riflessione, molti si chiederanno a cosa possa servire un appello per il nostro centro storico, infatti se non si riesce ad intervenire efficacemente su Pompei o altri centri più famosi e importanti, quale importanza può avere una cittadina cosi piccola come Favara?
Sono consapevole del fatto che la politica non abbia fatto abbastanza, ma sono altrettanto consapevole che la popolazione di Favara non ama più la sua città vecchia, altrimenti non si spiegherebbe l’abbandono quasi totale del centro storico. Vedo oggi il paese come una tela impressionista che non ha ben definiti i contorni degli edifici, delle strade, delle piazze, degli alberi ma allo stesso tempo emana una luce particolare che riesce ancora a colpire, ad attirare l’attenzione.
Le strade sono piene di piccoli e grandi edifici, da quelli più umili dove alloggiavano i contadini e i minatori, “dammusi”, con i loro animali, la mula, la capra e spesso anche le galline, ma che avevano una loro dignità. Il prospetto veniva rinfrescato spesso con la pompa a stucco, il tetto fatto di canali siciliani veniva manutenuto regolarmente, con una tecnica al risparmio, “vuntannu i canali”. I palazzi nobiliari erano tra i più belli della provincia, con prospetti in stile neoclassico in pietra locale lavorata dai nostri maestri scalpellini e materiali di rifinitura interna con marmi pregiati, lavorazioni in ferro battuto, tetti affrescati con pittura di paesaggi, animali e temi floreali.
Il nostro castello Chiaramontano è tra i più importanti della Sicilia, eppure diversi sono i problemi per effettuare la semplice manutenzione ordinaria. Molte Chiese sono in buono stato ma alcune di esse, come la Chiesa della B.M.V. del Carmelo o la Chiesa del Purgatorio in Piazza Cavour, sembrano abbandonate. Il nostro centro storico sta morendo. Ogni giorno una casa ha un piccolo cedimento, una crepa che presto potrebbe trasformarsi in un crollo. Tutto questo accade quasi nell’indifferenza di tutti, nessuno si prende cura di essi. Alcune sono case vecchie, dicono senza più valore, pagare le tasse risulta gravoso, altrettanto provvedere alla manutenzione, scoraggiata anche dagli infiniti oneri burocratici. Molte case del centro storico sono ancora abitate, purtroppo in condizioni precarie. Basta ricordare la tragedia delle sorelline decedute il 23 gennaio del 2010 per il crollo della loro abitazione. Non doveva avvenire una disgrazia per fare accendere i riflettori sul centro storico di Favara. Tutto questo non deve accadere più! In quei giorni in tanti, politici ed amministratori, hanno versato fiumi di parole il cui messaggio comunemente condiviso era: “Bisogna intervenire”.
Ebbene, noi vogliamo intervenire ritenendo prioritaria la creazione di un centro permanete d’emergenza per il centro storico di Favara.
Gli obiettivi da raggiungere e centrare possono essere i seguenti:
- Rilanciare l’Ufficio Centro Storico, con adeguate risorse umane e strumentali per pianificare gli interventi;
- Creare una database con la catalogazione di tutti gli edifici del centro storico con la relativa scheda tecnica;
- Predisporre il piano particolareggiato per il recupero del centro storico;
- Predisporre piani d’intervento per la messa in sicurezza degli edifici senza arrivare subito all’abbattimento (alleggerire le strutture togliendo pensiline, vasche installate sui tetti, riparare scarichi per l’acqua piovana, ecc);
- Invitare tutte le aziende che hanno cavi sospesi alle pareti (Enel, Telecom, ecc) di palazzi ed edifici del centro storico a rimuoverli e a interrali;
- Vietare nuovi spianamenti e demolizioni per creare micro-aree parcheggio o micro-discariche;
- Realizzare un piano commerciale adeguato rispondenti alle caratteristiche del centro prevedendo incentivi per gli insediamenti produttivi;
- Salvaguardia assoluta dei profili planimetrici della rete viaria e degli edifici;
- Vietare l’uso di asfalto nelle strade del centro storico, preferendo materiali adeguati al periodo storico e all’ambiente;
- Predisporre, qualora venisse realizzata la rete del metano, la canalizzazione per cablare il centro storico e l’intera città con i cavi interrati;
- Recuperare e riqualificare interi quartieri da destinare ad edilizia popolare;
- Fare diventare un’emergenza nazionale la questione del centro storico di Favara chiedendo un intervento straordinario anche in termini legislativi.
Il Centro storico, che finalmente ritorna ad essere animato dai giovani del paese, appartiene a tutti: non solo alla memoria dei nostri cari ma ad ogni favarese che ama questa città e che soffre vedendo, giorno dopo giorno, questa parte del paese in agonia.
Ma per salvarlo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutta la deputazione, regionale e nazionale.
1 commento
A PROPOSITO del CENTRO STORICO di FAVARA….dopo l’intervento di Antonio Moscato
8 marzo 2014
L’intervento, così analitico e puntuale, di Antonio Moscato, nella sua qualità di presidente della Pro loco, è indubbiamente per tanti aspetti opportuno ed interessante….e viene da dire… “finalmente era l’ora”… che qualcuno “titolato” si esprimesse in questi termini….. Il sottoscritto ha registrato a suo tempo con favore la decisione del Sindaco, subito dolpo la sua elezione, di riservare a sé la delega per il centro storico….e successivamente……a distanza di mesi….il suo annuncio dato proprio ufficialmente nella Chiesa di S. Vito, in occasione dell’apertura dell’anno del Bicentenario della Chiesa, l’8 dicembre 2011, di una particolare “équipe” proprio per i problemi del centro storico……ma dopo di ché ….. non si è saputo più nulla o quasi……….a parte qualche annuncio tanto per……
Adesso la presa di posizione di Antonio Moscato……. Puntuale, particolareggiata ed interessante….dopo che nei giorni scorsi è circolata voce di tre milioni messi a disposizione dalla Regione proprio per il centro storico di Favara
Detto questo….. a me pare che la parte più debole dell’intervento di Moscato è quando si pone e pone l’interrogativo … “…. molti si chiederanno a cosa possa servire un appello per il nostro centro storico, infatti se non si riesce ad intervenire efficacemente su Pompei o altri centri più famosi e importanti, quale importanza può avere una cittadina cosi piccola come Favara?”.
Come dire….mal comune mezzo gaudio….siamo nella norma…. Ma i problemi di Pompei ed altri centri famosi sono ben altri…..e giustificare la mancanza di attenzione al nostro centro storico può apparire una giustificazione per quella poltitica locale che, da tempo e sino ad oggi, per il centro storico non ha compiuto il suo dovere. Cosa che anche Moscato in modo soft e sfumato è “costretto” ad ammettere quando dice di essere “consapevole del fatto che la politica (locale , no?) non abbia fatto abbastanza….”
Non mi trovo assolutamente d’accordo quando dice “… sono altrettanto consapevole che la popolazione di Favara non ama più la sua città vecchia, altrimenti non si spiegherebbe l’abbandono quasi totale del centro storico”. A mio giudizio tanti amano il centro storico, vi ritornano volentieri….sono stati “costretti” ad allontanarsi…..alcuni infatti vi hanno fatto ritorno…ed il quartiere dove insiste la Parrocchia S. Vito ha registrato e sta registrando casi di questo ritorno….pur con tutte le difficoltà e le pastoie ….forse anche incredibili…che ancora pone la burocrazia………..
La politica locale ha molto da recuperare in questo settore…..ed è bene che si dia subito una mossa con energia e decisione…..il momento appare favorevole…..il metodo “renziano” potrebbe risultare salutare per Favara….. Se questo non sarà fatto…che cosa fare ? Aspettare la prossima Amministrazione ? Ma perché non sfruttare subito tutte le possibilità favorevoli in atto….senza perdere altro tempo ?
8.3.2014
Diego Acquisto