La condizione materiale dei lavoratori del sistema regionale della formazione professionale ha superato i limiti di ogni tollerabilità, mentre gli uffici della amministrazione continuano ad apparire sempre di più sottodimensionati e non attrezzati a gestire le complessità e la quantità delle emergenze, e inadeguati a garantire il buon esito delle procedure. Le emergenze continue e ricorrenti sono ormai talmente tante che è divenuto difficile individuare le priorità straordinarie, in presenza di una incapacità complessiva di affrontare anche soltanto l’ordinario.
Su tutte le filiere del sistema, quella orientativa e delle politiche attive del lavoro, quella della formazione ordinaria e quella dell’Istruzione e Formazione, gli impegni assunti dal Governo risultano attesi solo in parte e con lentezza assolutamente insostenibili. Per l’IeFP gli atti programmatori sono stati assunti tardivamente, e l’avvio delle attività prevista in tempi non coerenti con i percorsi scolastici, senza progettualità adeguata, facendo correre il rischio di aumentare il già elevatissimo tasso di dispersione, e costringendo i maggiori enti ad applicare pesanti contratti di solidarietà.
Per la filiera orientativa e delle politiche attive del lavoro, dopo l’accordo del 26 settembre scorso che ha dato vita al progetto Spartacus del Ciapi di Priolo e alle assicurazioni riguardo la prosecuzione delle attività senza soluzione di continuità progressivamente abbandonate sino all’incontro del 18 aprile, e dopo la conclusione del progetto il 22 di aprile, non ostante le rassicurazioni dell’assessore al ramo neo nominato e della Dirigente ad Interim del Dipartimento Regionale del Lavoro, nessuna ipotesi è stata fatta oggetto di confronto formale con le parti sociali e tradotte in accordo.
Per le attività formative, si registrano ritardi di oltre sette mesi nell’erogazione dei primi acconti dei finanziamenti a valere dell’attività 2013 – 2014, nessuna azione programmatoria è stata intrapresa, anche in presenza di una graduatoria rieditabile e di risorse disponibili sia sul Piano d’azione coesione, sia sulla programmazione del FSE del sessennio 2007-2013.
Il progetto Prometeo, affidato in house al Ciapi di Priolo, che dovrebbe coniugare l’offerta formativa alle tutele dei lavoratori degli enti che hanno perduto l’accreditamento e dei licenziati, sta subendo una serie di ritardi nel reperimento degli allievi, delle sedi e sulle previsioni di avvio.
I datori di lavoro proclamano la crisi e nella migliore delle ipotesi chiedono l’accesso agli ammortizzatori sociali, quando non preannunziano licenziamenti, mentre agli Uffici Provinciali del Lavoro non sono stati forniti strumenti normativi, che solo una seria riforma può creare, per contrastare tale deriva.
Tutto ciò mette a serio rischio le prospettive di occupazione degli oltre 8.000 addetti, di cui 2.500 hanno, a vario titolo, già perso il lavoro e non hanno alcun sostegno al reddito. Gli operatori sono le vittime di un sistema che ha sprecato risorse pubbliche, nella disattenzione degli stessi soggetti preposti al controllo, e oggi rimangono senza lavoro e senza stipendio.
Servono nuove ed immediate scelte politiche e sociali che chiudano il passato, con criteri di giustizia e di equità per lavoratori, avviando la nuova formazione del futuro, costruita sulle reali esigenze del mondo del lavoro e dei giovani.
Urge costruire un nuovo sistema della Formazione Professionale in Sicilia basato su regole nuove e intransigenti, che passi attraverso un rigoroso accreditamento degli enti, garantisca trasparenza e preveda la riqualificazione e la certificazione degli addetti.
Occorre recuperare ed utilizzare immediatamente tutte le risorse impegnate e non spese degli anni passati per saldare a tutti gli operatori le spettanze arretrate, per chiudere questa fase transitoria verso la nuova formazione.
Le Organizzazioni Sindacali, condividono le intenzioni, da lungo tempo, soltanto dichiarate dal Governo di riordinare e riformare il sistema, per ripristinare pienamente legalità e rispetto delle regole, per raggiungere una maggiore coerenza con le esigenze del mercato del lavoro, e restituire dignità ai lavoratori, e chiedono di conoscere adesso quali percorsi intenda attuare il Governo per garantire servizi e lavoro.
Ciò appare essenziale ed urgentissimo per dare risposte ai cittadini ed ai lavoratori del settore, questi ultimi duramente provati dalle incertezze e dalle inadeguatezze della amministrazione regionale che non ha mantenuto in tempi sostenibili gli impegni più volte assunti e ribaditi, non ha provveduto ad istituire un efficiente ufficio stralcio, né a formalizzare il provvedimento che consentisse l’accompagnamento all’esodo per il settore. Il Governo ha molte volte annunziati disegni di riforma che non hanno mai visto la luce.
Le Organizzazioni Sindacali chiedono, ancora, giustizia sociale per costruire il nuovo sistema con regole nuove, rigorose e con garanzie per lavoratori. Per queste ragioni le Organizzazioni sindacali regionali proclamano lo stato d’agitazione e indicono una serie di iniziative e manifestazioni provinciali e regionali di tutti i lavoratori della Formazione Professionale, dell’IeFP e della filiera orientativa e delle politiche attive del lavoro, a partire da giorno 30 aprile 2014, con modalità organizzative che verranno definite nelle prossime ore e per le quali seguirà una apposita nota organizzativa.
CGIL CISL UIL
Michele Pagliaro – Maurizio Bernava – Claudio Barone
FLC CGIL CISL SCUOLA UIL SCUOLA
Giusto Scozzaro – Giovanni Migliore – Enzo Granato
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