Nonostante il forte periodo di crisi economica che ha investito tutti i settori, compreso quello turistico, dall'assessorato provinciale al Turismo, che provvede alla classificazione delle strutture turistico alberghiere esistenti nella provincia agrigentina, è emerso un aumento di 609 nuovi posti letto. “In provincia di Agrigento – recita la nota stampa – sono in tutto 12.404 i posti letto nelle strutture alberghiere mentre sono 6.084 i posti letto nelle strutture extralberghiere (B&B, turismo rurale, affittacamere, case vacanze e campeggi) per un totale complessivo di 18.488 posti letti. Rispetto al 2011 c'è stato un aumento di 609 nuovi posti letto con un incremento percentuale del 3,4 per cento”.
Attenzione, però. Questo non significa che il settore alberghiero sia in crescita. Anzi, la creazione di ulteriori posti letto, mette l' accento sulla crisi che attraversa il comparto.
Ne abbiamo parlato con Giovanni Sciacca, vicepresidente della sezione di Agrigento di Federalberghi.
“Intanto è bene precisare, secondo dati non ancora ufficiali, che il trend turistico non ha subito variazioni rispetto a quello registrato nel 2011, anzi, si registra un calo di visitatori e va anche sottolineato che a fronte di un calo di turisti italiani, si è verificato un aumento di quelli stranieri. L'aumento dei posti letto si traduce, purtroppo, con un calo delle presenze alberghiere perché, intendiamoci, se il numero dei turisti rimane pressoché lo stesso, questo va spalmato sulle strutture esistenti. Ciò comporta una riduzione dei visitatori, una diminuzione delle tariffe e un calo del fatturato”.
-Secondo i dati resi noti dalla Provincia, sono nate due nuove strutture alberghiere, una a Lampedusa e l'altra a Sciacca. Secondo lei, perché questi imprenditori hanno investito nel settore turistico?
“Gli imprenditori credono fermamente nella potenziale crescita del nostro territorio. Si può dire che, fortunatamente, guardano al futuro e non al presente”.
Imprenditori coraggiosi, dunque, che sperano nella svolta. Un pò come il presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, che ha dichiarato: “Il dato statistico è abbastanza significativo perché testimonia la volontà degli imprenditori turistici di essere protagonisti della crescita del territorio, nonostante la profonda crisi economica che sta sconvolgendo l'economia del nostro Paese. L'avere registrato un aumento seppure percentualmente relativo, in un periodo di recessione, significa che esiste una classe imprenditoriale che crede fermamente nella risorsa turistica come fattore di crescita.”
“Questo aumento – aggiunge Angelo Biondi, assessore provinciale al Turismo – in controtendenza rispetto alla recessione economica, dimostra che il settore, puntando sulla qualità e su un migliorato standard di servizi, riesce ad essere competitivo creando nuovi posti letto”.