Favara cerca e, sono convinto, troverà la legalità. L’occasione la sta offrendo Manganella e la sua “stretta” maggioranza. Dopo il voto di ieri sera sulla interpretazione alle modifiche del regolamento cimiteriale che hanno consentito, come primo atto, la tumulazione dei suoceri del sindaco in una sezione di nuova costruzione, i favaresi hanno capito che la legalità devono cercarla nello Stato e nelle sue istituzioni. Non può essere diversamente. Lo dice la stessa triste vicenda e lo vuole l’opinione pubblica che nel silenzio si è formata un suo giudizio.
Siamo allo spartiacque tra lo rassegnarci a vivere in un paese dove la politica tutto è tranne servizio per il popolo o l’inizio di un reale percorso che potrà portarci alla normalità. Abbiamo bisogno dello Stato e, ieri sera, la presenza dei carabinieri nell’aula consiliare è il segnale dell’attenzione delle Istituzioni sul fenomeno Favara.
Un segnale che si aggiunge agli altri della Chiesa, del Pd, dell’Ncd, del M5S, di Rifondazione comunista, Ripensare Favara, Socialisti riformisti, Art. 4 e degli altri partiti dell’opposizione che con diverse azioni spingono verso il cambiamento puntando sulla trasparenza degli atti amministrativi. Oggi il Movimento 5 stelle incontrerà il comandante della locale tenenza dei Carabinieri. L’arciprete in quasi tutte le sue omelie richiama il valore delle regole. Il Pd lavora da settimane ad un progetto che si inizia dalla legalità. Mariella Vella dell’Ncd, nella precedente seduta del Consiglio comunale, ha fatto un intervento che se ascoltato, senza i tappi dell’arroganza nelle orecchie, avrebbe prodotto risultati migliori e diversi dal rinvio per cavilli e di un voto finale che è stato una sorta di fiducia posta sul particolare punto dal sindaco. “Chi non è con me è contro di me.” Questa la regola imposta.
“Chi è per la città?” E’ la domanda che si fanno i favaresi. La risposta è affidata al Prefetto e alla Magistratura, ché se qualcuno riesce a leggere “cavoli” al posto dello scritto “mazzi”, qualche problema c’è ed è un grosso problema. E allora si vuole capire a cosa è imputabile il difetto di vista. Ecco lo spartiacque. Partendo da questo che non è la più grave questione favarese, si potranno dare risposte e soluzioni efficaci alle grandi problematiche. Il Palazzo ha concluso, ieri sera, il suo percorso, così come tutti avevamo previsto. Adesso, devono essere i soggetti fuori del Palazzo a fare chiarezza. E’, a mio parere, l’inizio di un processo in favore della legalità che vedrà la sinergica azione delle Istituzioni, della Chiesa e dei partiti.
I favaresi vogliono credere nella legalità. La invocano per loro, stanchi di assistere allo stesso identico teatrino che racconta storie paradossali di tasse a fronte di servizi inaccettabili, di assunzioni nelle aziende che gestiscono servizi comunali senza comprenderne bene il metodo e di tanti altri fatti che rendono bassissima la qualità di vita.
Vogliono la legalità perché, innanzitutto, ne hanno il diritto e poi perché hanno pagato già un costo elevatissimo per il mancato rispetto delle regole che ha prodotto solo aspetti negativi, come l’abusivismo in tutti i settori. La ricerca della legalità è garanzia per tutti.
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3 commenti
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Vorrei Dignità Legale e non Regale, come sembra essere intesa oggi.
Chiunque si trovi infatti a dover regolare i propri atteggiamenti o comportamenti quotidiani secondo legalità, sembra connotarsi di regalità. Nel senso che il modo di distribuire o subìre la legalità viene sovente gestito con l’arroganza del Re: sono io che decido cosa è legale e cosa non lo è, come vada interpretato il “crisma di legalità” secondo il mio comodo punto di vista, senza dover ascoltare opinioni contrarie né tener conto di parametri oggettivi di riferimento
Mi sembra di potere dire che la Repubblica è chiamata a garantire
i diritti dei cittadini, e i cittadini, cioè noi, a contribuire affinché la Repubblica possa realizzarli. Perciò non si può tacere di fronte alle ingiustizie: bisogna trovare la forza e il coraggio di chiedere ciò che
è giusto, ma contribuire affinché lo Stato crei le condizioni per realizzarlo.