“Domani sera, il consiglio comunale tratterà il punto all’ordine del giorno dei lavori, riguardante la Iuc, l’imposta unica comunale che archivia la Tares e che comprende anche il pagamento, oltre quello dei rifiuti, dell’illuminazione pubblica e di altri servizi comunali. E’ una nuova tassa, ma non può e non deve essere ingiusta e non accettabile per la cittadinanza”. Carmelo Vitello, coordinatore locale del PD, coglie al volo, l’occasione della prossima seduta del civico consesso per dire la sua sulla tassa comunale.
“A mio parere – continua Vitello – prima di qualsiasi scelta è necessario operare due analisi: comprendere a pieno chi è il contribuente favarese e verificare la qualità dei servizi resi all’utenza. Mi spiego meglio. Dobbiamo conoscere il reddito dei contribuenti, prima di chiedere loro anche un minimo di aggravio contributivo. Al momento, la popolazione è colpita dalla crisi economica nazionale e dalla dilagante povertà. Le recenti statistiche dicono che nel Meridione la disoccupazione giovanile ha superato il 60 per cento. Noi tutti sabbiamo benissimo, che da noi la situazione è peggiore, perché nessuno trova il lavoro.
L’altro aspetto, dicevo, è la qualità dei servizi. Si possono chiedere aumenti di tasse, quando la qualità dei servizi è inaccettabile? La risposta non può che essere negativa. Sono inaccettabili, quindi, i maggiori sacrifici anche da parte di chi per reddito supera la soglia della povertà”.
Come dire, in un caso o nell’altro, a Favara è improponibile qualsiasi aggravio fiscale. Domani sera, intanto, così come è stato per l’approvazione della Tares, il Consiglio comunale è chiamato ad approvare il regolamento, le nuove scadenza e non gli importi, sui quali deciderà, in seguito, l’amministrazione comunale.
Gira insistente, a tal proposito, la voce che l’opposizione non voterà favorevolmente i punti riguardanti la Iuc, lasciandone il compito alla maggioranza che sostiene il sindaco.
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