Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di FRS e Art. 4
“Sono passati, ormai, diversi anni da quando il primo cittadino promise la raccolta differenza essa purtroppo rimane una chimera. I sacchetti di rifiuti continuano a dondolare dai balconi delle abitazioni, mentre in alcuni quartieri della città mancano i contenitori, costringendo persone correttissime e rispettose delle leggi come l’architetto Antonio Crapanzano a conferire i rifiuti davanti il portone d’ingresso del palazzo comunale. Il sindaco già molti mesi fa affermava: “La sperimentazione della raccolta domiciliare della spazzatura è una prova a termine che sarà conclusa entro gennaio [2014], quando partirà la raccolta porta a porta con la differenziata”. Campa cavallo che l’erba cresce. L’igiene del paese lascia molto a desiderare, i cittadini sono esasperati anche perché all’esorbitante pagamento della tassa dei rifiuti non corrisponde una qualità di servizio tale da annoverare il nostro centro comune tra quelli di elevata igiene ambientale. Manganella si giustificherà sostenendo che fra non molto verranno distribuite 15.000 pattumiere ai cittadini per avviare la raccolta differenziata. O, come è solito fare, lanciando anatemi e invettive sul piano personale che offendono più chi li pronunzia che chi li riceve. Noi abbiamo avuto e abbiamo l’esclusivo interesse di contribuire alla soluzione dei problemi del paese.
Ma come collaborare con chi, invece di accettare il democratico confronto, offende mostrando i limiti della sua incapacità di governo della città. Siamo convinti, inoltre, che il sindaco abbia bisogno di suggeritori per correggere il suo modo di amministrare il paese e non chi, con tanto senso di responsabilità, si prodiga per contribuire a dare soluzioni ai tanti problemi che affliggono Favara. Quante volte abbiamo affermato che l’allegro modo di amministrare porta al dissesto finanziario? Unica risposta è stata l’offesa, non il confronto. Ci dispiace, oggi, apprendere che ancora una volta la Corte dei Conti abbia da ridire sull’operato dell’amministrazione. Noi non siamo profeti: era semplicemente ovvio che le cose andassero così visto il modo con cui si amministra il denaro pubblico. Altro che “pagare tutti per pagare meno”.
Il Sindaco, navigando in brutte acque, si appella all’armonia e alla collegialità, ma come avere fiducia in chi come il camaleonte cambia continuamente il colore delle pelle per mimetizzarsi e rimanere sempre lo stesso? Noi non possiamo e non vogliamo entrare a far parte di questa maggioranza traballante che si ricompatta solo quando sono in gioco interessi particolari, anche perché chi la guida non ha ancora fatto il punto col suo stesso programma elettorale. Oggi Manganella parla di “responsabilità”: arrivati a questo punto, però, l’unico atto di responsabilità che ci sentiamo di consigliargli sono le sue dimissioni!
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