Giuseppe Lentini
Incassiamo, dopo circa due anni il grande risultato sullo stop da dare a Manganella da noi gridato da tempo e oggi condiviso da parte degli onorevoli, Bosco, Moscatt, Panepinto.
La politica torna a volare alto e sopra la testa del Consiglio comunale, che dall’inizio della sindacatura Manganella tiene inchiodata l’attività alla “conquista” di qualche assessorato. Si parla, finalmente, di Favara e dei problemi della città. E nell’interessante dibattito, in corso, si riprendono temi portati avanti dall’opposizione da circa due anni. Noi, dunque, per primi ci siamo sporcati le mani.
La stessa presa di posizione di una parte considerevole e autorevole del Pd che rifiuta di appoggiare l’amministrazione la dice lunga sulla bontà della nostra azione di sfiduciare Manganella, che non ha trovato i numeri in Consiglio, e sulla da noi denunciata incapacità politica del sindaco. Carissimi Bosco, Moscatt e Panepinto, noi avevamo ragione.
Avevamo ragione, mentre Bosco si scusava per averlo candidato e sostenuto e il Pd dormiva per dimenticare la sconfitta elettorale delle comunali, sonno, poi, interrotto dal tesseramento dello stesso sindaco.
Adesso parlano la nostra stessa lingua, ma attenzione.
Non sono un politico navigato , né un grande stratega della politica né un matematico ma riuscendo a fare i conti con le dita delle mani mi sono accorto che i conti non tornano.
All’onorevole Moscatt va dato atto di essersi speso per Favara e di essere stato chiaro e coerente nella vicenda sulla partecipazione alla Giunta Manganella.
Le sue riflessioni sono state seguite da un ottima analisi puntuale, precisa, chiara , da politico di altri tempi dell’ on. Panepinto, ma aspettiamo che alla parole seguano fatti concreti, perché è chiaro a tutti che i consiglieri comunali del Pd hanno seguito il sindaco, piuttosto delle direttive di partito.
Per quanto riguarda l’on. Bosco che ogni tanto batte un colpo per fare notare la sua esistenza in vita, farebbe bene a guardare all’interno del suo di partito prima di esprime giudizi sugli altri.
Come si può chiedere di fare chiarezza quando 3 dei 5 consiglieri comunali fanno parte integrante della maggioranza e hanno designato un assessore ancora oggi in carica.
Chi la faccia tosta non ce l’ha si fa, intanto, quattro conti, che, manco a dirlo, non tornano, perché l’opposizione ha 8 consiglieri comunali, mentre con dentro il Pd e l’Ncd ne conterebbe almeno 12.
A proposito di stop, il PD e NCD avranno il coraggio di dire STOP ai consiglieri comunali dissidenti che non seguono la linea di partito?
La loro credibilità dipende da questo non e possibile essere all’opposizione con le parole e non esserlo nei fatti …!
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