Consigliere Antonio Palumbo
Palumbo, io ho detto“Prima andiamo a casa e meglio sarà per la città”, cosi esordisce un articolo apparso su un quotidiano on-line, attribuita ad un consigliere comunale in riferimento al consiglio comunale di venerdì 18 luglio.
Ebbene, anche se molti miei colleghi in quella seduta hanno pronunciato quella frase, io me ne assumo in pieno la paternità, come del resto mi ritrovo a fare in quasi tutti i consigli comunali da tre anni a questa parte .
Purtroppo non è la prima volta che mi ritrovo a denunciare pubblicamente il comportamento scorretto della maggioranza dei consiglieri comunali che oramai usano il consiglio solo per prendere la presenza e fregarsi il gettone; non si spiega altrimenti il comportamento di questi signori che fanno mancare continuamente il numero legale disinteressandosi completamente dei lavori in aula.
Il 18 luglio la seduta consiliare è caduta perché la maggioranza ha fatto mancare il numero legale, senza che si sia prodotto un bel niente per la comunità.
Nella seduta di prosecuzione, tenutasi il giorno successivo, invece, i lavori sono stati di fatto bloccati perché nessun dirigente e nessun membro della giunta si è degnato presentarsi in aula di sabato sera per illustrare le proprie proposte.
Morale della favola non si è potuto affrontare nessuno dei punti all’ordine del giorno e la maggioranza dei consiglieri presenti ha deciso di aggiornare i lavori a martedì 22, di nuovo senza aver prodotto nulla se non un gravissimo sperpero di denaro pubblico.
A nulla sono valse nelle due sedute le mie lamentele ed il mio tentativo di fare aspettare i colleghi: il primo giorno per vagliare la possibilità di raggiungere il numero legale ed il secondo al fine di contattare qualche membro dell’amministrazione affinché venisse in extremis in aula e darci la possibilità di proseguire la seduta.
In sostanza, il consiglio comunale così com’è costretto a lavorare a causa del comportamento della maggioranza dei consiglieri, risulta essere in larga parte inutile e dannoso, l’amministrazione poi è anche peggio, se i miei colleghi, l’amministrazione e il Sindaco non cambiano registro , incominciando a comportarsi in modo corretto con la città e i cittadini ma sopratutto in modo commisurato alla gravità della situazione, devo proprio ribadire che “Prima andiamo a casa e meglio sarà per la città”.
Sicilia ON Press. Tutti i diritti riservati. Testata giornalistica registrata al Tribunale di Agrigento al n. 314 del 10/01/2013. Direttore: Franco Pullara. Società editrice: SE.CO.FORM. S.R.L.
Sito creato da Salvo Vinciguerra Architetto.
Palumbo, io ho detto “Prima andiamo a casa e meglio sarà per la città”
By vedisotto2 Minuti di lettura
3 commenti
“Prima andiamo a casa e meglio sarà per la città” (cit. Antonio Palumbo consigliere comunale). Sottoscriviamo e… http://t.co/BN4NkYCbTk
Credo che il tuo pensiero sia condiviso da tanti concittadini, ma conoscendo i consiglieri comunali, come tu ben sai, MAI, sfiduceranno il sindaco. Allora, mi chiedo: se non ci sono le condizioni per mandarlo a casa, sarebbe utile cercare di costruire una squadra di persone capaci, con esperienze politiche che conoscano, bene, la macchina amministrativa al fine di recuperare qualcosa in questi due anni di legislatura, che ancora rimangono. Mettere con le spalle al muro il consiglio comunale facendo capire che questa giunta, che definirei ,di ” SALUTE PUBBLICA” nasce per recuperare, in parte,il tempo perduto. Alla fine è meglio cercare di curare l’ammalato anzichè abbandonarlo a se stesso e al proprio destino!
Inutile ribadire, condivido e apprezzo il coraggio di qualcuno che ammette che Favara non cambierà mai, del resto le poltrone fanno di comodo a tutti. Pensavo stavolta fosse la volta giusta, facendo un po’ i conti la stragrande maggioranza del consiglio è costituito da molti giovani che avrebbero dovuto rappresentare la speranza per Favara e per noi tutti. Purtroppo, anche loro inghiottiti dal sistema (facciamo tutto per non concludere nulla). Carissimi amministratori e politici, almeno per una sola volta, se veramente amate questo Paese, ascoltate il suggerimento del CONSIGLIERE PALUMBO. Liberateci dalla vostra arroganza, superficialità e banalità. P.S. RICORDATEVI DI NON CANDIDARVI PIU’