Ieri sono stati presentati i simboli: la prima tapppa è stata bruciata. La seconda è fissata per il 21 gennaio, quando scadrà il termine per la presentazione delle liste, dei candidati alle Politiche.
Alla vigilia delle Primarie del Pd aveva lasciato il partito. “Non so quale sarà il mio futuro. Non escludo che mia carriera politica possa finire qui”. Quelle parole di Benedetto Adragna sapevano di mossa strategica. Oggi arriva puntualmente la conferma. Il senatore agrigentino non si ritirerà a vita privata: tornerà a Palazzo Madama, sarà candidato nel listone unico dei centristi e dell’area che fa riferimento al professore Monti. Adragna occuperà la terza posizione, dietro a Pier Ferdinando Casini, capolista, e al messinese Rosario Sidoti.
Qualche posizione più indietro, sono solo indiscrezioni però, potrebbe esserci il finiano Lugi Gentile. Alla Camera i partiti federati, attorno alla candidatura del premier uscente, correranno autonomamente. Nella lista civica presentata da Monti figura in sesta posizione il farmacista Paolo Minacori.
Nelle file dell’UDC, parliamo della Sicilia Occidentale, quatto probabilmente gli agrigentini in corsa: Nino Gaziano, presidente dell’ordine provinciale degli avvocati di Agrigento, l’assessore di Palazzo dei Giganti Nino Amato, il consigliere di aula Sollano Giuseppe Miccichè e il sindaco di Menfi Michele Botta. Ma il rischio serio è che si tratti di presenze di servizio. Dalle notizie che trapelano, infatti, la posizone più in alto, riservata allo scudocrociato agrigentino, sarebbe la quarta: dunque quasi certamente non utile per diventare deputato. Chi potrebbe diventarlo è invece uno che con il territorio di Agrigento ha dei legami. Parliamo di Roberto La Galla, ex presidente del polo universaraio di contrada Consolida, in rottura con il PdL di Alfano.
E a proposito di PdL e di Alfano, il segretario nazionale, indicato da Berlusconi come possibile premier in caso di successo, sarà capolista. Alle sue spalle Saverio Romano, leader del Pid, partito con il quale il popolo della libertà è da tempo in perfetta sintonia. E tra i big, un paio al massimo, garantiti all’ex ministro dell’agricoltura da collocare in posti utili, all’intreno della lista PdL, ci sarebbe il riberese Giuseppe Ruvolo, deputato uscente. Ma le sue quotazioni nelle umine ore sembrano essere in calo. Sono in rialzo invece quelle del saccense Giuseppe Marinello, vecchio inquilino di Montecitorio, che dovrebbe essere piazzato in terza fila, proprio dietro a Saverio Romano.
Ma nel Pdl le pressioni in queste ore sono parecchie: stanno provando a farsi largo Nino Bosco, Giancarlo Granata, Riccardo Gallo e Angelo Bennici. Al Senato i due partiti si muoveranno autonomamente. Pid guidato Rudy Mara, Pdl guidato da Renato Schifani, nella cui lista potrebbe trovare una collocazione l’europarlamentare Salvatore Iacolino.
E siamo alla Destra di Storace: in corsa gli agrigentini Domenico Incardona, dirigente nazionale del partito , e l’ex assessore provinciale, Stefano Castellino.
Pronta a tuffarsi nella mischia, secondo voci di corridio, l’ex assessore comunale di Agrigento, Rosalda Pasasrello, nelle lista “Il megafono” di Rosario Crocetta.
Infine ore decisive per capire se il deputato sucente Pippo Sclaia, ex an, ora di Fare Italia, troverà spazio nella lista meridionalista di Gianfranco Miccichè.