Piazza Cavour è una sorta di palcoscenico di realtà in contrasto tra di loro. Ci sono coraggiosi giovani imprenditori che hanno alzato le saracinesche di nuove attività, in un momento di grande crisi. Gente che tutti i giorni si inventa qualcosa per migliorare l’offerta del proprio locale e che riesce ad attirare, anche, la clientela dei paesi vicini. Organizzano spettacoli e intrattenimento con le loro risorse economiche. Ce la mettono, davvero, tutta e non si lasciano sfuggire l’occasione di forte richiamo di visitatori costruita dal notaio Bartoli.
Bartoli e i gestori dei locali di piazza Cavour rappresentano, almeno al momento, l’unica reale speranza di una ripresa economica per Favara.
Un’attività che dovrebbe essere incoraggiata dalla politica. Ed ecco l’altra parte del palcoscenico, occupata da chi parla, parla e promette tre volte Natale e festa tutto il giorno, mentre non prova un minimo di vergogna per la sua improduttività e inadeguatezza al ruolo che ricopre. Sto parlando, ovviamente, della classe politica che attualmente governa Favara.
Le casse comunali sono vuote è la scusa usata al punto tale da essersi consumata.
Ma è vero, non ci sono soldi. Tralasciando, in questo caso, le ragioni della miseria comunale, ché il discorso si farebbe lungo e ci porterebbe lontani dal nostro argomento, ci sono cose che si possono realizzare solo con la buona volontà. Meglio, che si realizzano, quando c’è la vera vocazione per fare politica, per servire e cercare di migliorare la qualità di vita della cittadinanza.
Quali grandi investimenti occorrerebbero per rendere più gradevole e ospitale piazza Cavour?
Basterebbe dare un’occhiata e copiare dalla vicina Porto Empedocle, per rendersi conto che manca solo la buona volontà e che i soldi non c’entrano nulla.
C’è un’ordinanza del sindaco di Favara che prevede l’isola pedonale nel luogo. Questa ordinanza come le altre è inosservata.
Immaginiamo, tante fioriere, che acquisterebbero gli stessi privati, poste sulla strada che fa da perimetro alla piazza, con la possibilità ai veicoli di arrivare, esclusivamente, nella parte prossima all’ufficio postale e nella parte a monte per raggiungere piazza dei Vespri.
Immaginiamo altri dissuasori per impedire il posteggio selvaggio sul lato più alto.
Questi e altri minimi interventi gioverebbero a migliorare l’offerta dei negozianti, l’immagine della città e della stessa classe politica.
Purtroppo, ci resta solo di immaginare e sognare. Mentre nella realtà ci confrontiamo con la sporcizia, l’abbandono, le piastrelle divelte, le libere gimcane di automobilisti che hanno alzato il gomito e l’elenco è nullo.
Nel frattempo perdiamo una grande occasione per Favara
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Piazza Cavour, un’opportunità per la città, trascurata dalla politica
By franco.pullara3 Minuti di lettura
1 commento
Articolo molto riduttivo non conforme alla sua professionalità’ caro Direttore!!!lei è’ molto ma ……più’ bravo.!!!