Sbagliato che il sindaco cerchi di addossare tutte le colpe a impiegati e dirigenti, poiché la legge e le norme attuali sulla pubblica amministrazione, distinguono già nei suoi primi paragrafi la valenza dell’indirizzo politico o per delega.
Senza volere essere accademici, l’indirizzo è una strada da dover impartire e monitorare.
Questa amministrazione impartisce male e controlla poco, in considerazione anche della vacatio di due deleghe assessoriali, ancora oggi sul tavolo di estenuanti trattative con gruppi politici sempre più snodabili e variabili; la fine della politica.
La città intanto, vede, sente e capisce che a Favara è diventato difficile morire senza essere accatastati.
Noi riteniamo che sulla questione cimitero le responsabilità vadano ricercate ed esaminate in un contesto politico-amministrativo, perché la via che la politica impartisce è priorità rispetto a chi poi dovrà eseguire.
La mancanza di loculi al cimitero che si era tentato di nascondere alla pubblica conoscenza, è la testimonianza di come manchi un qualsiasi indirizzo. Per primi abbiamo sentito il dovere di far conoscere alla città una questione che riteniamo delicata e particolare, rispetto anche ad eventuali problemi di carattere igienico sanitario a cui possiamo andare in contro. Ci sono responsabilità che si intrecciano e si rincorrono, ma riteniamo sbagliato giocare con il metodo Ponzio Pilato.
Ogni uno si assuma le proprie responsabilità cosi come è giusto che sia.
Michele Montalbano, portavoce NCD, Vella Maria, Fallea Antonio, consiglieri comunali.
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1 commento
ancora dopo questo articolo mi chiedo?ma sasà e la maggioranza dei consiglieri comunali hanno ancora il coraggio di continuare a distruggere la dignità dei favaresi l’ importante e che i defunti dei porci grossi hanno avuto l’ultima dimora mentre x i cittadini comuni non c’è neanche l’eterno riposo vergognatevi e passatevi la mano nella coscienza andatevene a casa