Valentina Piscopo
In un periodo di forte mobilitazione sociale, di scandali giudiziari legati a corruzione e malasanità, giunge, mai nuova e con rinnovato vigore, la richiesta delle parti sociali perché non cali il sipario su una vicenda sulla quale il termine “paradossale” sembra quanto mai appropriato.
Risorge quindi l’annosa vicenda legata ai servizi di vettovagliamento del nosocomio agrigentino ed ai dipendenti che da diverso tempo, ormai, vivono in quel limbo chiamato “Cassa Integrazione”. Proprio le parti sociali hanno riproposto al rappresentante del Governo in terra agrigentina, quelle che sono state le tappe di una vicenda che come si è già detto ha del incredibile, perché se è pur vero che la mensa del ricordato Ospedale “San Giovanni di Dio” necessitava di opere di ammodernamento e di ristrutturazione, sono trascorsi troppi giorni da quel 3 gennaio 2012, data in cui se ne decise la chiusura effettiva, periodo in cui nulla o poco è stato fatto.
L’unica certezza che nel tempo è andata via via svanendo, oltre alla situazione di immobilità dei lavori suddetti ai quali mai è stato dato avvio, è stato quel “contratto di solidarietà difensivo”, all’epoca stipulato per circa 20 lavoratori dell’allora mensa del nosocomio di Agrigento, e che fra pochi mesi, esattamente a Dicembre, scadrà e con esso anche la “cassa integrazione” che seppur misera cosa rispetto ad uno stipendio vero, farà si che quei 20 lavoratori possano essere avvolti dalle spire di quella “crisi economica” ormai tanto cara al nostro Paese. Per tale motivo i rappresentanti delle sigle sindacali CGIL e CGIL FILCAMS, rispettivamente Massimo Raso e Franco Castronovo, chiedo un incontro immediato al Signor Prefetto di Agrigento Nicola Diomede per risolvere definitivamente la scandalosa questione.
Sicilia ON Press. Tutti i diritti riservati. Testata giornalistica registrata al Tribunale di Agrigento al n. 314 del 10/01/2013. Direttore: Franco Pullara. Società editrice: SE.CO.FORM. S.R.L.
Sito creato da Salvo Vinciguerra Architetto.
Cucina ospedale chiusa dal 2012, il sindacato si rivolge al Prefetto
By sop2 Minuti di lettura