Ospitiamo con immenso piacere nel nostro giornale l’editoriale, che integralmente riportiamo, di Don Diego Acquisto
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Pace e Bene. A tutti voi radioascoltatrici e radioascoltatori … PACE E BENE ! Il Saluto “Pace e Bene” è il saluto francescano, e la nostra Radio Favara 101, da sempre ha respirato e continua a respirare, e vuole continuare a respirare aria francescana. E il saluto PACE E BENE è quello che meglio sa proporre una rilettura della esperienza umana e spirituale del Poverello d’Assisi…. questo saluto “PACE e BENE” allora definisce, possiamo dire, l’identità stessa del francescanesimo.
Alcuni decenni fa, in Europa come in America, si svilupparono diversi movimenti pacifisti, alcuni dei quali facevano riferimento proprio all’ideale francescano… movimenti politicizzati. Anche a Favara, da diversi capipopolo, tra cui forse lo stesso attuale sindaco Manganella, si voleva mettere addirittura, la bandiera della pace a Favara, in cima al Calvario; cosa che io allora non ho permesso, perché la CROCE è più, molto ma molto di più, che una bandiera. Oggi tutto e tutti sono scomparsi; oggi che la minaccia alla pace nel mondo è molto più grave di allora….basta pensare all’Isis…..
Ma lasciamo questi temi e questo aspetto della pace, per guardare alla pace nella nostra Favara. Dove a conclusione della festa di S. Francesco è caduta benefica una riflessione “magistrale” sulla pace, proposta ed applaudita, una riflessione del Guardiano del nostro Convento Fra GIUSEPPE.
Favara ha applaudito Fra Giuseppe che, nello spirito francescano, ha spiegato il vero senso della pace. Certamente un’insolita conclusione, una conclusione che nessuno si aspettava ma che ha colto nel segno. Il Guardiano del Convento spiegando il vero senso della pace, ha quasi costretto, a guardare in controluce alla situazione concreta in cui versa Favara, una città che, purtroppo, resta vittima di furbesche manovre….manovre che rivelano intelligenza ma che fino ad ora, con questo tipo di intelligenza così usata… non hanno assicurato il bene della città…. il motivo allora è che non si tratta di vera pace….perché la vera pace – (così ha capito bene la gente, sentendo la spiegazione di Fra Giuseppe) – la vera pace produce bene…PACE e BENE….se il bene non viene, significa che non si possiede la vera pace…. e quindi l’impegno di tutti a costruirla…. Manovre politiche, abili e furbesche, che hanno assicurato ed assicurano solo il mantenimento di un potere che non si traduce in servizio…. il servizio vero è sempre finalizzato al bene comune e mai e poi mai agli interessi personali, familiari, di gruppo, di clan, di partito, di clientela…ecc… E la prova, dei tanti problemi irrisolti della città, continua ad essere sotto gli occhi sgomenti, esterrefatti ed impotenti dei poveri ed onesti cittadini, tartassati con le aliquote elevate al massimo (dove oltre non si può !)…..mentre i problemi restano irrisolti …con l’ultimo gravissimo problema della mancanza di loculi al cimitero ……dopo un mese e passa …..
Difficile pensare all’incapacità degli amministratori…..più facile pensare che non si dedichino a curare il bene comune con tutta quell’intelligenza e quelle capacità che pure hanno…….e che in talune occasioni, assai meno utili per la citta, in maniera sorprendente, ampiamente dimostrano….
Comunque nello scenario cittadino che è sotto gli occhi di tutti, ecco irrompere la riflessione finale di Fra Giuseppe sulla “Pace” ! Una riflessione seguita, da un grande applauso dai tantissimi fedeli presenti, in Chiesa…
Ecco alcuni passaggi della riflessione … “Noi pensiamo che pace sia fare silenzio per non creare fastidi, pensiamo che facendoci i cosiddetti affari nostri tutto resta tranquillo e sereno, sappiate che questa non è pace è paura, è omertà è mancanza di appartenenza al contesto in cui viviamo è mancanza di amore verso l’uomo immagine di Dio.
Occorre forse una rivoluzione di mentalità per capire che la pace non è un dato, ma una conquista. La pace non è starmene a casa mia o starmene dentro le mura di una chiesa o di qualsiasi ente o istituzione e essere disincarnato dalla realtà. Come Cristo dobbiamo essere segno e contraddizione, per dirla alla don Pino Puglisi dobbiamo rompere le scatole……. ecc. Pace è dare sepoltura…. Pace è non truffare lo stato con l’evasione o con leggi applicate in maniera non veritiera, come nel caso della “104”……….
Come cristiani non possiamo parlare di pace e covare vendetta, pensare ai nostri interessi, ……se non ci liberiamo del sopraffare l’altro, se non ci liberiamo dall’egoismo e non guardiamo come Francesco il Cristo povero e crocifisso a Favara non ci sarà mai Pace. Questo atteggiamento rivoluzionario che ci viene trasmesso dal poverello Francesco innanzitutto lo deve assumere chi ha un posto di responsabilità….. ………Pace è gridare le ingiustizie, interessarsi dei poveri, di coloro che perdono il lavoro, dei bambini, del centro storico, degli immigrati sotto pagati, …………………………………………”.
Mi pare che ce ne sia abbastanza, per tutti e per ciascuno…preti, religiosi e laici….e quanto più si è costituiti in autorità, tanto più si è chiamati in causa ! ….logico quindi che molti hanno pensato al Sindaco….. ma io dico anche al popolo….a questo popolo favarese deve prendere coscienza e non disinteressarsi e dare delega in bianco a nessuno….perché la cosa recente più grave avvenuta a Favara è forse…. da parte di chi sta in alto è essere stati capaci di sapere abilmente soffocare la voce di tanti cittadini e costringerli quasi alla rassegnazione …. da parte di chi sta in basso è quella di non avere reagito e reagire in maniera efficace, proporzionatamente al pericolo….certamente in modo pacifico, in modo civile, ma energico, energico e determinato….se necessario, continuo e costante, finché non si raggiungono gli obiettivi almeno minimali…. ! ed il confronto viene di farlo… quando prima, nel recente passato, per problemi di più lieve entità, c’era magari qualcuno che, davanti al Palazzo di Città, col megafono, gridava “Vergogna” al Sindaco in carica ….sol perché non aveva ancora riaperto il cesso pubblico della pubblica piazza principale, creando disagio ai cittadini, specie ai più anziani dei vari circoli…. E adesso, per esempio, quel cesso è stabilmente chiuso e nessuno, di fronte a questo ad altri problemi ben più gravi, come la mancanza di loculi……trova la forza di gridare e civilmente protestare…con o senza megafono !……..
Basta…..auguri a tutti, Sindaco, Partiti, Sindacati, Autorità varie, Preti, religiosi e laici, uomini e donne, di ogni ideologia e tendenza , proprio a tutti…. per una feconda riflessione, unicamente finalizzata al bene comune….prima che le cose, già gravi, si aggravino ulteriormente e intanto grazie al Frate Guardiano Fra Giuseppe per la sua parola di spiritualità, non fumosa ed aerea, ma così pertinente ed incarnata in questa nostra realtà ! Una parola largamente condivisa dal presbiterio locale… che da questi microfoni rilancio ancora affidando alla vocazione specifica dei laici, a cui unicamente compete la vocazione politica, di tradurla in pratica.
Sì la Chiesa deve fare la sua parte…….ricordare valori e principi…..richiamare……se proprio necessario talvolta “sporcarsi anche le mani”….ma la politica, le scelte concrete spettano ai laici…..la politica x la soluzione migliore dei problemi è vocazione propria dei laici….. che devono organizzare al meglio la città terrena……senza interessi personali e di parte…..Papa Francesco anche recentemente lo ha ricordato ai Vescovi congolesi a conclusione della visita “ad limina“………non sostituirsi mai ai laici….nella scelta…..e nella pluralità delle possibili soluzioni……….ed io aggiungo e concludo che lo studio e la conoscenza approfondita della Dottrina Sociale della Chiesa può offrire un aiuto notevole ai laici….di buona volontà !