Tra qualche ora e, comunque, entro oggi dovrebbe nascere la nuova Giunta Manganella. Già si fanno i nomi dei quattro assessori che dovrebbero coprire il buco lasciato da Cassaro e Caramanno e sostituire gli uscenti Giuseppe Milioti e Antonietta Vita.
Potremmo, a questo punto, aspettare e parlarne tra un po’, ma preferiamo affidare all’opinione pubblica e al sindaco alcune riflessioni, prima che sia, è solo una battuta, troppo tardi.
Il rimpasto così come si prospetta a Favara non migliorerà al sindaco l’agibilità in Consiglio comunale, ché dodici erano i suoi sostenitori e dodici saranno in futuro. Non stravolge la qualità della professionalità della squadra. Non è strumentale ad un nuovo progetto politico, ché progetti e nuovi programmi non ce ne sono.
Sembrerebbe sia semplicemente un “ora tocca a mmia”. Un’occasione persa da Manganella per risalire in popolarità. E non è vero che le nuove nomine spaccheranno i partiti, per l’ovvio motivo che i partiti sono più forti e più radicati nel territorio rispetto ai singoli consiglieri comunali, anche in considerazione del profondo solco attualmente esistente tra Manganella e la gente. In pratica, è lo stesso sindaco, paradossalmente, a rendere più forti i partiti politici, compreso il Pd, per la loro determinazione ad opporsi al governo della città.
Queste sono le condizioni e con l’aria che tira è difficile intravedere un futuro diverso dal passato.
Una strada diversa potrebbe essere quella di un Manganella che si rimettesse i panni del capopopolo, formando una giunta non politica e presentandosi alla città, meglio, riappacificandosi con la città dichiarando a chiare lettere che da questo momento in poi sarà lui a portare la gente in consiglio comunale, quando si dovranno approvare atti in favore della collettività senza ne dodici, ne quindici, ne venti.
Dimostrare una volta per tutte le sue intenzioni politiche senza pressioni e ricatti. Tanto a casa non ci vanno se non glieli mandano. Voteranno il bilancio comunale per non decadere dalla carica, così come hanno fatto in occasione dell’approvazione del conto consuntivo.
Del resto, non si può pretendere il “cambiamento” lasciando tutto invariato. Mentre sugli assi nella manica di Manganella, personalmente, non credo più da tempo, specie dopo l’asso di Aipa.
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Il rimpasto illogico della Giunta che dovrebbe esserci oggi
By franco.pullara2 Minuti di lettura