“Sul sindaco il partito si è espresso. Noi siamo all’apposizione, quindi tutte le “tinturie” di questo mondo valgono zero”. L’onorevole Tonino Moscatt interviene sulla polemica che accompagna la nomina di Sara Chianetta, componete del direttivo del Pd, ad assessore della Giunta Manganella. Interviene e chiarisce.
“Ripeto – continua Moscatt – non ha vinto nessuna tinturia e il partito resta saldo, perché è rispettoso delle regole della democrazia. Il direttivo del Pd ha deciso di stare all’opposizione, la Giunta che nasce non è concordata con me, ne con il segretario locale, ne con lo stesso gruppo dirigente. Se qualcuno ha deciso di fare parte della squadra di Manganella, lo ha fatto a titolo personale”.
Va bene il titolo personale, ma all’esterno il messaggio che arriva è di una deliberazione di partito acqua fresca o aria fritta.
“Per essere estremamente chiaro – ci dice il deputato nazionale del Pd – il sindaco può scegliersi chi vuole, non ha chiamato il partito perché lui si è reso conto di esserne fuori. E vuol dire che fin dall’inizio non ha riconosciuto il nuovo corso del Partito democratico. La cosa è di reciproca accettazione. Il Pd si è messo all’opposizione e lui, giustamente, riconosce di essere fuori dalla componente politica e non ci consulta. L’altro aspetto, quello che ci interessa maggiormente, riguarda la pozione di una dirigente che, trascurando un preciso deliberato, fa la scelta di partecipare nella formazione della Giunta.
Le regole ci sono per essere rispettate. E la democrazia ha le sue regole. Il partito prenderà i provvedimenti previsti in questi casi, perché doveva la dirigente, prima di accettare, fare un passaggio con il partito. Del resto, non è pensabile che il Pd sia all’opposizione, mentre un dirigente dello stesso è in Giunta. Ci sono gli strumenti della democrazia per liberarci della contraddizione. In santa pace, come se non fosse accaduto nulla. Lo stesso Renzi ci dice che si può non avere idee comuni, ma bisogna rispettarle. Si convocherà il direttivo e deciderà sulla sorte di chi non ha rispettato le regole. Restando sul piano della chiarezza, l’essere all’opposizione, nella mia veste di deputato, non farà mai venire meno il mio dovere di collaborazione nell’interesse dei miei concittadini”.
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Polemica Giunta, Moscatt: “Le regole ci sono per essere rispettate”
By franco.pullara2 Minuti di lettura
2 commenti
Pensiero che non fa una grinza! Complimenti per la coerenza.
Onorevole Moscat, non crede sia coerente sbattere fuori dal partito
i dissidenti? Noi come tali siamo vicini al PD, ma, non a questo!
Nonostante i ripetuti solletici da parte della gente onesta, ancora
non vediamo prese di posizioni chiare. Ci viene da pensare che,
nonostante tutto non sia cambiato nulla. Questo voi lo chiamate
rinnovamento? ah! ah! ah! poveri voi, non avete ancora capito
che il vostro fare non incanta più nessuno.
Rimaniamo attenti ai vostri passi, ma, la volta prossima vuol dire
che voteremo i 5 stelle. FAVARA LIBERA