Piero Mangione
Ho partecipato alla manifestazione della mia CGIL a Roma. Ho seguito sulle reti e sulla stampa la convention di Firenze.
E’ evidente che erano in campo due mondi separati che non si riconoscono e non si appartengono più.
Con la CGIL a Piazza San Giovanni c’era il corpo vivo della Confederazione e delle sue Categorie.
C’erano i lavoratori cosi detti garantiti, ma erano insieme a quelli che garanzie non hanno.
C’erano gli sfruttati, i disoccupati, gli inoccupati, insieme agli esodati, a coloro che il lavoro perduto non lo troveranno più.
C’erano i nonni ed i nipoti legati dallo stesso destino insieme a tante mamme e a tanti padri.
C’erano gli studenti senza futuro, gli operai senza fabbriche, gli insegnanti senza cattedre e persino quelli che credono ancora che in Italia, in Europa e nel mondo ci sia spazio per una rivoluzione.
C’eravamo in tanti e non è stato facile per tante persone decidere di partire, di andare sino a Roma per mostrare le proprie ferite, per farsi vedere, per farsi sentire, per farsi riconoscere e per farsi contare!
Eppure nessuno il giorno prima era pronto a scommettere un euro su una partecipazione tanto grande.
Tutti questi pensavano che Renzi fosse un amico a cui affidare il proprio destino ed, invece, se lo sono ritrovati avversario.
Alla Leopolda di Firenze c’era il “CERCHIO MAGICO RENZIANO” milionari, benestanti, finanzieri, ceti alti della società per azioni, la nuova casta politica dominante e persone comuni che ingenuamente credono alle promesse di Renzi.
E’ un paradosso, ma per la prima volta nella storia della Repubblica un Leader del partito di sinistra e Capo di un governo di sinistra dice al sindacato che è surreale la sua richiesta di contrattare la politica economica e sociale del Paese da cui dipende la vita degli italiani.
Da questa prima volta di Renzi discende l’altra prima volta nella storia della Repubblica in cui sono scese in Piazza tante, tante persone contro un Leader del partito di sinistra e Capo di un governo di sinistra.
Per Renzi imprenditori e classe privilegiate stanno nella stessa “BARCA” con la platea sociale di Piazza San Giovanni.
Ma non è così: sul TITANIC in affondamento si sono salvati quelli che stavano in alto per i quali c’erano le scialuppe, mentre di quelli che stavano in basso se ne sono salvati pochi!!!
E’ chiaro ed evidente che la cosa non finisce qui: la lotta continua !!!
MERCOLEDI 5 NOVEMBRE I PENSIONATI DELLA CGIL, DELLA CISL E DELLA UIL MANIFESTERANNO A MILANO, ROMA E PALERMO, UNIFICANDO LE REGIONI DEL NORD, DEL CENTRO E DEL SUD DEL PAESE.
SABATO 8 NOVEMBRE A ROMA TORNERANNO I LAVORATORI “GARANTITI E NON GARANTITI” DELL’IMPIEGO PUBBLICO.
E, INTANTO, RIFLETTEREMO SU CHE FARE DOPO: MA RENZI SIA CERTO NON CI ARRENDEREMO AL MODELLO DI DEMOCRAZIA AUTORITARIA CHE EGLI VUOLE IMPORRE ALL’ITALIA E AGLI ITALIANI!!!
Sicilia ON Press. Tutti i diritti riservati. Testata giornalistica registrata al Tribunale di Agrigento al n. 314 del 10/01/2013. Direttore: Franco Pullara. Società editrice: SE.CO.FORM. S.R.L.
Sito creato da Salvo Vinciguerra Architetto.