“La politica deve smetterla di deludere le aspettative della gente. Non può continuare a sbandierare e a promettere l’arrivo di finanziamenti. “Faremo arrivare, faremo arrivare”, non se ne può più. E’ tempo per gli imprenditori di dire a chiare lettere che arriva solo una decima parte di ciò che proclama la politica. E il poco che arriva viene, ulteriormente, svalutato dai colpevoli ritardi della politica”. Carmelo Salamone, imprenditore e presidente dell’Ance, attacca senza fare sconti, sarà sceso dal letto con il piede sbagliato, ché per chi lo conosce ha il controllo di un inglese.
“Non sono sceso dal letto con il piede sbagliato – continua – per il semplice fatto che noi imprenditori non dormiamo più. E a non farci dormire è la preoccupante situazione di una crisi che sembra non avere fine, aggravata dal comportamento di una politica, che nella sua stragrande maggioranza, parla una lingua diversa dalla nostra. Gli imprenditori non possono rivolgersi ai loro dipendenti e ai loro creditori, come i politici usano fare con i cittadini. Noi non possiamo promettere per poi promettere ancora.
Allora, in un momento di forte crisi economica noi abbiamo deciso di raccontare la verità dei fatti. Abbiamo deciso di dire all’opinione pubblica che i tanto magnificati finanziamenti non arrivano e noi siamo, da imprenditori, i più titolati a dirlo. Dal 2007 al 2014 a livello Sicilia, in riferimento al secondo quadrimestre, si registra un meno 76,24 % di gare e un meno 78,97% di importi. Sono cifre allarmanti che denunciano la morte dell’economia siciliana. Non solo. Il poco che arriva, dicevo, viene vanificato dai ritardi della burocrazia degli Enti”.
La politica deve generare speranza, utile a stimolare l’economia.
“Sono d’accordo, ma nel nostro caso gioca da padrone la delusione di promesse non rispettate. Nel nostro settore questo fenomeno di trasforma in danni che si allargano a macchia d’olio, divorando la poca ricchezza rimasta. Faccio un esempio. La promessa genera la speranza e incoraggia l’imprenditore a non chiudere sostenendosi con le risorse economiche che gli sono rimaste. Spreca il minimo che gli rimane in tasse per restare sulla piazza. In molti casi, produce debiti che non potrà mai pagare. Un cancro che distrugge l’economia del territorio. La cura è la chiarezza della politica. La tempestività e l’efficienza delle sue azioni. Deve acquisire la credibilità perduta. Viceversa è la fine.”
E’ un messaggio allarmante, che rischia di non fare dormire tanta altra gente, oltre gli imprenditori.
“Al punto nel quale siamo – conclude Carmelo Salamone – non si può fare finta di nulla mentre la nave affonda. Mi rendo perfettamente conto che non sto parlando di acqua fresca, ma è necessario dare uno scossone alla politica, che dovrebbe avere le stesse scadenze degli imprenditori, dei lavoratori, delle mamme e dei padri di famiglia. Non è più il tempo della casta e dei privilegi. Aspettiamo risposte immediate e certe da una classe dirigente politica capace e professionale. Il tempo deve avere lo stesso valore per il politico come per l’imprenditore e per il lavoratore. E’ un valore che non si può e non si deve sprecare. Noi, imprenditori, non possiamo sprecarlo e allo stesso modo i padri e la madri di famiglia, perché dobbiamo dare quotidiane risposte e non semplici promesse ai dipendenti, per quanto ci riguarda, e i genitori ai figli”.
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Finanziamenti europei, Salamone: “La politica deve smetterla di deludere”
By franco.pullara3 Minuti di lettura
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