“Siamo al Manganella quater: è la quarta amministrazione in tre anni, una ogni nove mesi circa. Altro che continuità e governabilità! Giunte dalle tinte diverse: di centro-destra la prima, di colore diverso la seconda, di tecnici la terza, figlia del “manuale Cencelli” la quarta, frutto di un lungo e travagliato accordo interno ai sostenitori del primo cittadino, bisognava accontentare i dodici consiglieri che hanno salvato il sindaco dalla mozione di sfiducia”. Inizia così il primo comunicato, dopo la nomina della nuova Giunta, dei consiglieri di FRS, Paolo Dalli Cardillo e Sgarito Tania, di Art.4, Scalia Rino, Pitruzzella Leonardo, Broccia Salvatore, Lupo Salvatore. Ed è un inizio duro e senza palme che continua con un’analisi amara, ma dettagliata e veritiera dell’attuale stato dell’arte.
“Manganella ha fatto sì la giunta, ma non ha una maggioranza, dovrà trovarla di volta in volta in consiglio comunale. Chi fa il saltimbanco prima o poi si spezza le gambe. Il sindaco sino ad ora ha fatto il seguente “cursus honorum”: dal PCI-PDS-DS a Primavera Favarese all’MPA a candidato del centro–destra, poi al Megafono del presidente della Regione Siciliana Crocetta, sempre in sella al carro che sembrava vincente, ma che in breve tempo ha cominciato a scricchiolare. Splende una nuova stella, quella di Renzi: perché allora non diventare renziano e chiedere la tessera del Partito Democratico? Subito fatto! Peccato che dopo poco tempo questo partito lo scredita pubblicamente fino a chiederne le dimissioni! Un sindaco voltagabbana che brucia alleanze e scarica assessori quale fiducia può avere?”
A tal proposito, è innegabile la solitudine di Manganella, che deve cambiare rotta e atteggiamento se vuole conservare e mantenere il poco che gli è rimasto di consensi.
“Infatti – concludono Art. 4 e FRS – ha finito per trovarsi solo, sostenuto da una pattuglia minoritaria di consiglieri comunali. Tale fatto, per la presentazione in consiglio comunale della nuova giunta, l’ha spinto a più miti consigli invitando i componenti del consesso comunale ad una attiva e fattiva collaborazione.
Ma noi ci chiediamo: com’è possibile collaborare con chi ha ridotto il paese allo sfascio, con chi ha aggravato i gravi problemi della città, con chi ha svuotato con l’aumento delle tasse le già magre tasche dei cittadini, con chi non è stato capace di porre ordine al caos che regna nelle arterie cittadine? E questo solo per citare alcune delle tantissime problematiche locali.
E’ chiaro che la nostra sarà un’opposizione costruttiva: in consiglio comunale non mancherà il nostro assenso se e quando verranno portati in discussione punti riguardanti gli interessi generali del paese. Saremo come sempre attenti e vigili sull’attività della amministrazione comunale nella speranza che la dialettica non venga scambiata come offesa ad personam.
Mancano, ormai, meno di due anni al rinnovo del consiglio comunale e all’elezione del sindaco: non c’è più molto tempo per una programmazione che è stata disattesa ma speriamo che almeno si dia risposta all’ordinaria amministrazione, perché con Manganella sindaco l’ordinario è diventato straordinario se non emergenza”.
La sfida è aperta.
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Art.4 e FRS a Manganella: “Chi fa il saltimbanco prima o poi si spezza le gambe”
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