Sportelli multifunzionali, congelato il ricollocamento di 1800 operatori

IL GOVERNO, L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE ED IL CIAPI CINCISCHIANO MENTRE I LAVORATORI FANNO LA FAME
Cala il buio sul futuro di 1800 operatori ex sportelli multifunzionali. Quando sembrava essersi superato l’empasse ed il Ciapi avrebbe dovuto avviare l’intera platea dei lavoratori per dare inizio alle azioni previste dal Piano della Garanzia Giovani Sicilia, la situazione sembra precipitare
Il Ciapi avrebbe fatto sapere all’amministrazione regionale sarebbe pronto ad assumere per due mesi solamente 570 operatori.
Saltarebbe, quindi, l’accordo dello scorso giugno tra il Governo regionale e le organizzazioni sindacali che aveva consentito di superare alcune criticità.
Intesa che si basava sulla riduzione dei livelli funzionali di larga parte degli operatori, costretti ad accettare una riduzione di retribuzione, nella certezza di essere ricollocati.
Accordo sottoscritto dai sindacati ‘al ribasso’ ed un chiaro sacrificio economico per i lavoratori, per l’appunto, con l’impegno del Governo regionale e del Ciapi ad avviare tutti i 1800 operatori.
Ed invece così non pare. Le carte in tavola sarebbero cambiate, gettando nello sconforto i lavoratori.
Alla base della decisione shock del Ciapi l’impossibilità di garantire una copertura finanziaria adeguata all’assunzione di tutta la platea degli operatori per sei mesi.
E’ un problema di cifre e di procedura che prevede il rimborso del ministero del Lavoro solamente a consuntivo, e cioè a risultati raggiunti.
Pare anche che i giovani entro i 29 anni che hanno chiesto di essere avviati alle azioni della ‘Youth Guarantee’ sono circa 35 mila e soltanto quindici mila e 500 sarebbero pronti per iniziare il percorso che prevede azioni di tirocinio, apprendistato, formazione, orientamento, accompagnamento all’autoimpresa/autoimprenditorialità e servizio civile.
Ciò significa, a conti fatti e secondo quanto e’ stato riferito al nostro giornale, che il costo della prima azione prevista dal piano della ‘Garanzia Giovani Sicilia’ comporta un costo di 280 euro per otto ore erogate a ciascun giovane. Questo comporta un costo complessivo di circa 4 milioni e 200 mila euro. Cifra che permette al Ciapi di assumere, come dicevamo, solo 570 operatori per due mesi.
I sindacati non ci stanno e annunciano battaglia.
A margine dell’incontro del pomeriggio, presso la presidenza della Regione siciliana, a Palazzo d’Orleans tra Governo e sindacati, la Cisl Scuola torna a contestare l’operato del Governo regionale del presidente Rosario Crocetta, vista l’incapacità a trovare soluzioni dopo oltre sei mesi dio stallo, che getta nello sconforto un’intera categoria di professionisti delle politiche attive del Lavoro e mette a serio rischio l’avvio della ‘Youth Guarantee’ in Sicilia, ultima Regione a dover attivare le misure di sostegno all’occupazione giovanile.
“Non possiamo andare ancora al ribasso nè temporeggiare temporeggiare – commenta Giovanni Migliore, responsabile regionale della Cisl Scuola per il comparto della Formazione professionale – perchè rischiamo di perdere i 178 milioni di euro della ‘Youth Guarantee’ rivolta ai giovani entro i 29 anni di età.”
“Non possiamo massacrare ancora i lavoratori che hanno già abbondantemente penato – aggiunge il dirigente sindacale –”.
“L’assessore regionale al Lavoro, Bruno Caruso ed il dirigente generale del dipartimento al ramo, Anna Rosa Corsello – conclude Migliore – trovino urgentemente la soluzione che garantisca tutti i 1753 lavoratori per non meno di sei mesi, lavorando da subito per la strutturazione dei servizi per il lavoro in Sicilia.”

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