NUOVE POLEMICHE INVESTONO IL CIAPI DI PRIOLO CHE POTREBBE ESSERE RAGGIUNTO DA DECINE DI DENUNCE
Pronte le denunce su quanto fatto accaduto nella Formazione professionale riguardo alla graduatoria pubblicata sul sito del Ciapi di Priolo in riferimento all’Avviso dello scorso 25 luglio e relativo al progetto Garanzia Giovani.
A seguito di segnalazione pervenuta al nostro giornale alcuni lavoratori avrebbero riscontrato irregolarità riguardo gli idonei e gli idonei con riserva.
Uno dei requisiti per accedere a tale bando – viene sottolineato – è l’appartenenza ad un Albo professionale a cui molti non risulterebbero iscritti pur avendo barrato la casella e – quindi – dichiarando il falso.
Si tratta di lavoratori che hanno operato nelle politiche attive del lavoro fino al 30 settembre 2013 e che si dichiarano stufi di ricevere sempre soprusi da parte di tutti e soprattutto stanchi di far passare sempre tutto in sordina.
Gli stessi sottolineano di essere in possesso dei requisiti che altri inseriti tra gli idonei nelle graduatorie pubblicate sul sito istituzionale del Ciapi, qualche giorno fa, per accedere al tale bando e che non hanno presentato la domanda – che prevedeva lo sbarramento del riquadro dell’iscrizione all’Albo degli operatori della Formazione professionale, proprio per non dichiarare il falso, consapevoli delle conseguenze penali.
Visti i fatti questi lavoratori si sentono depredati del diritto all’accesso ad un bando pubblico per tentare di accedere al lavoro e contestano l’operato dell’amministrazione che – a loro dire – “se ne frega di tutto”. “Continueremo con le azioni legali – fanno sapere – e se necessario pioveranno denunce. E’ giusto che tutti sappiano che non possiamo rimanere in silenzio”.
Dopo la pubblicazione sul sito istituzionale del Ciapi di Priolo delle graduatorie per profili funzionali dei 1854 operatori idonei all’avvio nel Piano della Garanzia Giovani, quindi, si accende la polemica anche per via di alcuni errori che in tanti -tra i partecipanti al citato Avviso – sostengono vi siano stati nella redazione degli elenchi per profili funzionali.
Da altre indiscrezioni raccolte sembrerebbe che in tanti, trai lavoratori partecipanti, siano pronti a ricorrere per tutelare il diritto ad un corretto punteggio ed una corretta posizione in graduatoria.
Indiscrezioni che si aggiungono alle prime e che confermano il caos – tanto per cambiare – nella redazione delle graduatorie. Il Ciapi non è nuovo a queste polemiche, emerse sia in sede di redazione della graduatoria del progetto ‘Spartacus’, destinato per sei mesi a 1753 operatori ex sportelli multifunzionali e terminato lo scorso 22 aprile, che in quella del progetto ‘Prometeo’, avviato in parte e destinato a 1415 lavoratori licenziati o sospesi dagli enti formativi per una durata di sette mesi.
Il tema non è peregrino e non siamo di fronte ad una sterile strumentalizzazione di quanti vorrebbero vedere sfumata questa opportunità, seppur precaria, di lavoro. Né ci sogniamo di rallentare il reingresso la lavoro di quanti attendono da oltre sei mesi e che legittimamente hanno diritto ad un posto di lavoro per esprimere la professionalità acquisita negli anni precedenti.
Semmai, la questione va letta sotto due aspetti di rilievo generale.
Il primo riguarda la scelta della sede, che ovviamente avvantaggia chi è posizionato nei piani altri delle graduatorie.
La seconda attiene ai dubbi che nascono sulla dichiarazione dell’assessore al Lavoro, Bruno Caruso, rilasciata qualche giorno fa alla stampa, circa la possibilità che non siano tutti gli idonei ad essere chiamati alla prestazione lavorativa.
Nel redigere la graduatoria definitiva che ha portato all’assegnazione dei punteggi, secondo quanto emergerebbe dalle citate indiscrezioni raccolte, si riscontrerebbero errori nell’attribuzione dei punteggio relativi alle graduatorie: orientatori, supporto all’orientamento, responsabili di processo.
In effetti, viene rilevato che in fase di compilazione della domanda non era possibile inserire solamente il titolo di laurea ma prima occorreva necessariamente indicare il diploma in quanto la finestrella non si attivava.
Questo ha comportato che la laurea essendo stata considerata titolo secondario ha avuto attribuito un punteggio massimo di sei punti a differenza del diploma il cui punteggio sarebbe superiore.
Quale la conseguenza?
Un diploma conseguito con una bassa votazione ed una laurea con voto alto, viene riferito che in taluni casi il primo titolo avrebbe ottenuto un punteggio maggiore facendo collocare il lavoratori diplomato avanti in graduatoria rispetto al laureato.
Alla luce di quanto emergerebbe, sarebbe forse opportuno che si intervenisse immediatamente per superare le imprecisioni ed evitare possibili ulteriori ricorsi successivamente alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana che potrebbe bloccherebbe a quel punto l’attività e produrre eventuale danno erariale per la richiesta di risarcimento che presenterebbero i lavoratori ricorrenti.
Altresì, va aggiunto che, molti operatori della filiera degli Interventi si ritroverebbero utilmente inseriti nelle graduatorie degli idonei, in taluni casi anche collocati ai primi posti, per essere contrattualizzati al Ciapi.
In tanti si chiedono: ‘siamo sicuri che detti lavoratori, o alcuni di essi, siano in possesso della adeguata professionalità per affrontare la nuova modalità di lavoro?’
E non solo, siamo nell’alveo delle ipotesi, ovviamente, ma se costoro non hanno lavorato presso il Ciapi con il precedente progetto ‘Spartacus’ e non avendo esperienza maturata nelle politiche attive del lavoro, com’è possibile – si chiedono taluni lavoratori -che oggi si ritrovano nella graduatoria degli idonei? Quale qualità di offerta lavorativa saranno in grado di offrire?
Dubbi e incertezze che non aiutano il sistema ad uscire fuori dal pantano in cui si ritrova. La chiarezza dovrebbe essere al primo posto, a maggior ragione che di mezzo c’è un ente strumentale di proprietà della Regione siciliana.
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Garanzia Giovani: Errori, inesattezze nella stesura delle graduatorie al Ciapi? Pronti i ricorsi
By vedisotto5 Minuti di lettura
4 commenti
Garanzia Giovani: Errori, inesattezze nella stesura delle graduatorie al Ciapi? Pronti i ricorsi -http://t.co/hb2p6n9jLG
Lasciamo stare le polemiche alle graduatorie, sempre ci sono stata e sempre ci saranno. Il punto fondamentale di tutti i lavoratori è RITORNARE A LAVORARE! Saremo garantiti tutti, quindi il punteggio non incide niente, e saremo collocati nelle sedi più vicine al proprio domicilio. I criteri non sono stati decisi a caso, ,ma sono fatti con il D.A. EE. del 3 Febbraio 1992, secondo i titoli di studio, i titoli professionali ( Abilitazioni, idoneità nei pubblici concorsi,qualifiche professionali e quant’altro ) e i servizi prestati in Enti di Formazione Professionale ed Enti pubblici, con punteggio massimo attribuito pari al 60%,20% e 20%.Quindi non si può contestare l’operato perchè si contesterebbe la legge allegata.Per quanto riguarda operatori che non sono iscritti all’Albo Regionale faccio notare che questo è stato un errore dell’Assessore Scilabra con la Circolare n°1 del 15 maggio 2013 istitutiva dell’ Albo regionale ai sensi dell’art.14 della legge regionale 24/76. Faccio notare al riguardo che c’era già in vigore la legge n.10 del 2011 che garantisce tutti quelli assunti ai sensi dell’art.4 della legge 24/76, fino al 30 giugno 2011, ma che hanno priorità assoluta in tutte le future assunzioni gli operatori che sono stati assunti dalla stessa legge,almeno 30 mesi prima dell’entrata in vigore di questa legge in vigore dal 30 giugno 2011.Ci sono 88 operatori che hanno vinto il ricorso al C.G.A E DOVEVANO ESSERE INSERITI LO STESSO IN GRADUATORIA ANCHE SE NON ISCRITTI ALL’ALBO MA QUESTI DOVRANNO CHIEDERE ALL’ASSESSORATO ALL’ISTRUZIONE LA REINTEGRA DI INSERIMENTO ALL’ALBO. Per quanto riguarda alcuni che lavoravano negli interventi e non maturato esperienza per un periodo non inferiore a 2 anni in materia di erogazione di politiche attive del lavoro si deve fare il ricorso alla graduatoria per esclusione di questi operatori se non hanno il requisito predisposto art. 2 lettera L del bando, perchè lo stesso art. comma 3 recita:” La mancanza anche di uno solo dei predetti requisiti comporterà l’esclusione del concorso e il non inserimento nelle graduatorie di merito redatte dal CIAPI di Priolo”.
Lasciamo stare le polemiche alle graduatorie, sempre ci sono stata e sempre ci saranno. Il punto fondamentale di tutti i lavoratori è RITORNARE A LAVORARE! Saremo garantiti tutti, quindi il punteggio non incide niente, e saremo collocati nelle sedi più vicine al proprio domicilio. I criteri non sono stati decisi a caso, ,ma sono fatti con il D.A. EE. del 3 Febbraio 1992, secondo i titoli di studio, i titoli professionali ( Abilitazioni, idoneità nei pubblici concorsi,qualifiche professionali e quant’altro ) e i servizi prestati in Enti di Formazione Professionale ed Enti pubblici, con punteggio massimo attribuito pari al 60%,20% e 20%.Quindi non si può contestare l’operato perchè si contesterebbe la legge allegata.Per quanto riguarda operatori che non sono iscritti all’Albo Regionale faccio notare che questo è stato un errore dell’Assessore Scilabra con la Circolare n°1 del 15 maggio 2013 istitutiva dell’ Albo regionale ai sensi dell’art.14 della legge regionale 24/76. Faccio notare al riguardo che c’era già in vigore la legge n.10 del 2011 che garantisce tutti quelli assunti ai sensi dell’art.4 della legge 24/76, fino al 30 giugno 2011, ma che hanno priorità assoluta in tutte le future assunzioni gli operatori che sono stati assunti dalla stessa legge,almeno 30 mesi prima dell’entrata in vigore di questa legge in vigore dal 30 giugno 2011.Ci sono 88 operatori che hanno vinto il ricorso al C.G.A E DOVEVANO ESSERE INSERITI LO STESSO IN GRADUATORIA ANCHE SE NON ISCRITTI ALL’ALBO. MA QUESTI DOVRANNO CHIEDERE ALL’ASSESSORATO ALL’ISTRUZIONE LA REINTEGRA DI INSERIMENTO ALL’ALBO. Per quanto riguarda alcuni che lavoravano negli interventi e non maturato esperienza per un periodo non inferiore a 2 anni in materia di erogazione di politiche attive del lavoro si deve fare il ricorso alla graduatoria per esclusione di questi operatori se non hanno il requisito predisposto art. 2 lettera L del bando, perchè lo stesso art. comma 3 recita:” La mancanza anche di uno solo dei predetti requisiti comporterà l’esclusione del concorso e il non inserimento nelle graduatorie di merito redatte dal CIAPI di Priolo”.
http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1978-12-21;845!vig= ma come, ancora non si convincono che la formazione professionale e’ una delle principali forme di politica attiva del lavoro!! so’ de coccio!! legge nazionale 845/78 art.1 comma 2., basta solo leggere.