Ancora una volta si sta verificando quello che non dovrebbe accadere; guai a chi si permette di portare delle novità, guai a chi crede che anche ad Agrigento e non solo a Favara o a Porto Empedocle, ma potrei citare anche altri comuni, è possibile avere dei locali che danno soprattutto ai giovani quell’ora di puro e sano divertimento o se vogliamo, di spensieratezza, di socializzazione e nel frattempo avere la possibilità di ascoltare un po’ di buona musica con in mano un bicchiere di prosecco. In tutte le città ci sono posti come il Cantiere 12.25 ma solo da noi, le polemiche vanno a mille. Bisogna potere dormire è vero ma a prescindere dal fatto che basterebbe veramente poco per riuscire a farlo come? Semplice, bastano degli infissi a doppia camera ad esempio e i rumori, le voci dei ragazzi che si scambiano qualche parola, non potrebbero neanche essere percepiti e comunque non credo che in pieno inverno ci sia qualcuno che dorme con le finestre aperte e sentire il vocio dei nostri ragazzi. Oggi questi infissi ti danno diverse garanzie, una migliore coibentazione e non si sentono più neanche i rumori delle macchine, dei camion che passano o i latrati di cani etc. Ma di cosa stiamo parlando; con quale ardire e con quale diritto oggi si pretenderebbe di soffocare quelle poche cose buone che la nostra città riesce a esprimere. In tutti i locali del mondo, in tutti i bar, in tutti i ritrovi c’è anche chi esagera un po’. Scagli la prima pietra chi fra di noi agrigentini, non ha fatto la stessa cosa quando era giovane. I giovani agrigentini oggi sono tanto criticati solo perché stanno ledendo il diritto inviolabile del riposo di chi ha la casa nelle vicinanze del locale incriminato o di chi ha qualche posto letto. Esistono soluzioni alternative a quelle che fino ad oggi sono state proposte. Credo ad esempio, che potrebbe essere opportuno redarguire i proprietari del locale e fare in modo che i rifiuti (bottigliette e bicchieri) non rimangano a terra; sarebbe anche giusto che questi badino a fare in modo che non si faccia molto rumore e quindi tenere il volume della musica a un livello accettabile. Si possono trovare tantissime soluzioni ma chiedere la chiusura di una realtà nascente che sta di fatto, rivitalizzando una via altrimenti morta, mi sembra un’eresia. In altre città anche molto più piccole della nostra e addirittura all’interno dei centri storici, esistono locali che sono molto più grandi del 12.25, molto più chiassosi e se vogliamo sotto certi aspetti anche pericolosi ma nessuno si permette neanche di pensarlo di volerli chiusi. Si, anche li c’è stata qualche lamentela ma poi, si è trovato il giusto compromesso è solo una questione di volontà, civiltà e mediazione. Sono certo quindi che si troveranno le giuste condizioni per fare in modo che questa realtà frequentata da tantissimi giovani agrigentini, diventi anche un modello e questo lo dico perché sarebbe bello potere avere anche altri locali simili al cantiere 12.25 o altre attività collaterali che possono assorbire i tanti giovani che da sempre, sono stati costretti ad allontanarsi da Agrigento anche solo per potere bere un bicchiere insieme ai loro coetanei e amici. Agrigento forse è all’ultimo posto per la qualità della vita anche per queste brutture, queste storpiature della vita quotidiana. Si cari signori, siamo all’ultimo posto anche perché forse, abbiamo bisogno di silenzio e potere dormire e dormendo dormendo non ci rendiamo conto che muore con noi la voglia di vivere e di essere allegri. Allegria quindi e svegliamoci da questo torpore atavico che ci sta facendo diventare vecchi dentro; diamo gli spazi che vogliono ai giovani, facciamoli sentire padroni della loro città nel rispetto delle regole; diamo loro degli incentivi e non tentiamo di uccidere le loro speranze.