“Anche i sindaci si mobilitino a difesa della prima casa contro i pignoramenti”.
Il gruppo parlamentare del M5S all’Ars lancia un appello ai primi cittadini perché portino in Consiglio un atto provocatorio che spinga il Parlamento nazionale ad approvare con la massima urgenza la legge voto targata M5S (il disegno di legge Cinquestelle è stato accorpato con altri due) recentemente approvato dall’Ars sull’impignorabilità della prima casa.
“il 15 di questo mese – afferma la deputata M5S Angela Foti – una famiglia a Maletto sarà sfrattata da una casa pignorata. I numeri in Sicilia, dove la crisi è letteralmente al galoppo, stanno diventando preoccupanti, Bisogna fare qualcosa e farla subito Per questo sollecitiamo il sindaco di Maletto a portare in consiglio una mozione che punti ad arginare il fenomeno. E con lui sollecitiamo tutti i primi cittadini dell’isola”.
L’atto scritto di Maletto impegna ad intraprendere tutte le azioni di pressione di propria competenza dirette agli Organi di governo nazionale e ai mezzi di comunicazione volte alla sensibilizzazione in ordine alle problematiche inerenti l’espropriazione della prima casa, in cui versano molti cittadini residenti nel territorio comunale.
Un appello ad unire gli sforzi dei deputati siciliani a Roma per bloccare i pignoramenti, senza distinzioni di schieramento, lo lancia Vanessa Ferreri, prima firmataria della legge voto licenziata dall’Ars, che prevede la tutela non solo per la prima casa ma anche i per beni mobili e immobili necessari per l’esercizio dell’attività imprenditoriale.
“In questo campo – dice la deputata – non ci sono steccati e schieramenti, la prima casa è un bene sacro per tutti a prescindere dai partiti e dalle appartenenze. Per questo tutti dobbiamo spingere in un’unica direzione e cercare di portare subito al Parlamento nazionale la legge che abbiamo approvato all’Ars recentemente”.
Fino a qualche mese fa, ma i numeri sono in continua evoluzione, in Sicilia erano stati messi all’asta quasi 10 mila immobili, la metà dei quali abitazioni. “E il trend -dice la Ferreri – è in aumento. Da giugno a oggi i numeri sono lievitati di quasi il 50% nella sola provincia di Ragusa”.