Il deputato regionale del Ncd Vincenzo Fontana sollecita il Governo regionale a trovare una soluzione per il Cupa di Agrigento.
“Qualcosa comincia a smuoversi sulle problematiche che riguardano il Consorzio Universitario di Agrigento e la paventata chiusura, ma ancora non basta.Il Consorzio Universitario come ho dichiarato più volte è un patrimonio di tutti, ha una storia, delle peculiarità e 3000 studenti che reclamano il diritto alla formazione e allo studio in un momento congiunturale e di crisi che trasversalmente colpisce il nostro Paese.Il recesso del Libero Consorzio da parte del commissario Di Liberto mi è sembrato un tantino precipitoso, ma sono convinto che possa rientrare, anche perché con oltre il 90% delle quote azionarie è il vero collante del Polo agrigentino.La Camera di Commercio che è anche un altro socio del Cupa trovandosi in una situazione particolare in attesa della riforma del settore tra le inerzie del Governo regionale e il passaggio in Aula che presenta criticità, avendo l’obbligo delle dismissioni delle quote azionarie nelle società partecipate si trova in oggettiva difficoltà e spero che possa anch’essa rientrare dal recesso.In V commissione lavoro si è stabilito di chiedere al Governo regionale attraverso una risoluzione,il trasferimento necessario delle risorse economiche per scongiurare la chiusura.E’ chiaro che l’esecutivo e l’Assessore alla istruzione Mariella Lo Bello devono trovare una soluzione che veda il Cupa e gli studenti protagonisti.Io continuo a non spegnere l’attenzione e invito tutti i colleghi parlamentari agrigentini di maggioranza e opposizione di essere da pungolo, la battaglia è comune e riguarda il presente e il futuro di studenti e famiglie che reclamano il diritto di studiare nella propria provincia.Io penso che si debba guardare al Consorzio agrigentini in prospettiva di rilancio, dare una forte specificazione e specialità anche alle corsualità, vista l’importanza strategica del Mediterraneo e di Agrigento.Puntare a master qualificati e spendibili attingendo anche dal fondo sociale europeo.Si deve trovare una soluzione che non sia emergenziale ma che abbia costrutto e un percorso nel medio e lungo periodo,Crocetta non può abbandonare la cultura, lo studio e una provincia, ripeto spingiamo tutti a una risoluzione che guardi studenti, territorio e futuro per mantenere una struttura che è stata realizzata con tantissime energie e che ha in vent’anni permesso a tanti studenti agrigentini di poter realizzare obiettivi e futuro occupazionale partendo dal proprio territorio.