Zootecnia. Muove primi passi Associazione ‘Unione pastori siciliani’. Centonze: “Senza la zootecnia la Sicilia muore”

OTTENUTO UN PRIMO IMPORTANTE RISULTATO CON L’AUMENTO DI 12 CENTESIMI AL LITRO DEL PREZZO DEL LATTE OVINO E CAPRINO. AMBIZIOSO IL PROGRAMMA DELLA COMPAGINE ASSOCIATIVA
La zootecnia siciliana registra la nascita di un nuovo soggetto associativo: l’’Unione pastori siciliani’guidata dal presidente Paolo Centonze. Ne fanno parte Vincenzo Giglio, Vincenzo Pizzo, Giuseppe Ferreri, Vincenzo Bologna.
Per il presidente Centonze: “Senza la zootecnia la Sicilia muore”.
Ed in effetti ha ragione perché quello della zootecnica è un comparto strategico per la Sicilia.
Sono oltre un milione gli ovini ed i caprini nell’Isola con almeno 8 mila addetti che diventano circa 22 mila con l’indotto non solo familiare. Un settore che soffre la crisi strutturale dell’economia siciliana e nazionale, più in generale. La zootecnia in Sicilia è orfana di una politica regionale che è rimasta in disparte disinteressandosi delle criticità che hanno ridotto fortemente i livelli di produttività e la produzione proveniente dall’allevamento ovino e caprino.
Non a caso recentemente si è costituita l’associazione ‘Unione pastori siciliani’, compagine associativa nata fuori dagli schemi e che si pone in antitesi con tutte quelle strutture associative di settore che poco hanno fatto negli anni scorsi per venire incontro ai tanti problemi che attanagliano la produzione zootecnica.
Ed allora. Ecco nascere una nuova associazione, con propositi chiari ed un programma ambizioso e ricco di contenuti, che ha avviato una fitto calendario di appuntamenti in giro per la Sicilia col proposito di raccogliere adesioni al programma ed al progetto associativo.
Nel corso dell’assemblea dei soci dello scorso 12 gennaio, tenutasi presso l’Hotel Garden a Pergusa in provincia di Enna, sono state affrontate le criticità che da anni rallentano lo sviluppo del comparto.
Un’incontro partecipato che ha registrato l’elaborazione di un documento che costituisce lo strumento di rivendicazione degli allevatori siciliani aderenti all’associazione “Unione pastori siciliani’.
L’associazione non si è solo limitata alla fase della programmazione ma ha già ottenuto i primi risultati positivi che hanno portato, per esempio, il prezzo del latte ovino e caprino in Sicilia ad un importante aumento passando da 72 a 84 centesimi di euro compreso Iva al litro. Un primo segnale gratificante dell’azione portata avanti dall’Unione pastori siciliani, anche se il prezzo del latte è ancora basso rispetto alla media nazionale.
Nel documento l’associazione rivendica altri punti essenziali del programma come: l’aumento del prezzo del latte ovino e caprino, dell’ agnello, del pecorino siciliano e la valorizzazione della lana, il riconoscimento dello stato di crisi del settore da parte del Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, l’adozione di una politica che incentivi la vendita diretta delle produzioni casearie da parte degli allevatori.
Inoltre, l’associazione ‘Unione pastori siciliani’ invita i Sindaci ed i consigli comunali a farsi parte attiva , nei confronti della Regione Siciliana e dello Stato , con Ordini del Giorno propri per difendere la categoria.
L’associazione punta anche ad attivare tutte le procedure tecnico sanitarie per l’apertura di caseifici e spacci aziendali per la vendita diretta dal produttore al consumatore (chilometro zero) ed avviare iniziative finalizzate a diminuire i costi aziendali, tramite aiuto regionale, per combustibile, elettricità , mangimi e farmaci veterinari.
I prossimi appuntamenti prefissati seguiranno l’assemblea del prossimo venerdì 23 gennaio a Capizzi in provincia di Messina, preso l’aula consiliare del Comune, alla quale si aggiungeranno altri momenti di incontro nel resto dell’Isola.

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