SI APRE UNA COMPLESSA PROCEDURA CHE POTREBBE PORTARE VIA DEL TEMPO PRIMA DELLA DEFINIZIONE ATTESA DALLA MAGISTRATURA AMMINISTRATIVA. TED FORMAZIONE PROFESSIONALE POTREBBE AVERE ASSEGNATO LE SOMME CON RISERVA
Il progetto Prometeo del Ciapi di Priolo non è stato sospeso. L’allarmismo che serpeggia da qualche ora è infondato.
Almeno per le prossime settimane i circa 700 operatori che prestano da metà ottobre 2014 il proprio lavoro nei percorsi formativi avviati dall’ente di formazione della Regione siciliana non rischiano nulla.
Quanto diffuso da una parte dell’informazione nelle scorse ore ha creato agitazione tra gli interessati, convinti, in molti casi, che da domani sarebbero stati sospesi i corsi di formazione professionale già avviati. E invece, lo ribadiamo, non sarà così. E’ stato il dirigente generale del dipartimento Formazione professionale, Gianni Silvia, a sgombrare il campo da dubbi e perplessità.
Ed allora è forse opportuno stilare un possibile scenario praticabile nelle prossime settimane.
Cominciamo col dire che, la questione del mancato scorrimento della graduatoria del citato Avviso 20/2011 è stato oggetto di esame al Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia di Palermo che si è già espresso nel senso di dare ragione all’operato dell’amministrazione regionale del tempo, quando alla guida del dipartimento al ramo vi era la dottoressa Anna Rosa Corsello. Adesso lo scenario è cambiato a seguito, come abbiamo ricordato, dell’intervento del Cga che si è espresso esattamente all’opposto, accogliendo l’istanza cautelare di ‘Ted Formazione professionale’. Tutto così è rimandato al Tar che dovrà fissare una data, verosimilmente nelle prossime settimane, per definire, questa volta nel merito, la questione dello scorrimento della graduatoria dell’Avviso 20, secondo quanto previsto dagli articolo 4 e 8, in favore degli enti formativi utilmente collocati nella graduatoria dei soggetti idonei ma non finanziabili.
Nel frattempo cosa accadrà?
Nella nuova formulazione del Cga bisogna capire cosa succederà nel nuovo giudizio che si terrà davanti i giudici del Tar, come dicevamo. Del tempo passerà e l’orientamento dell’amministrazione regionale potrebbe essere quello di lasciare il mondo com’è e cioè garantire al Ciapi la prosecuzione del progetto ‘Prometeo’. Contestualmente il dirigente generale potrebbe coinvolgere gli uffici dell’Avvocatura dello Stato per un parere sul da farsi ed appostare le risorse relative al finanziamento in favore di Ted Formazione professionale in attesa del giudizio finale del Tar. Oppure procedere ad una assegnazione con riserva.
La questione, peraltro, in questa fase è circoscritta al solo ente ‘Ted Formazione professionale’ e sembra che gli elementi ad oggi presenti, pertanto non sembrano individuare una situazione tale che si debba procedere ad una sospensione del finanziamento al Ciapi.
E ci sarà anche da capire con quali procedure l’amministrazione regionale dovrà operare, nella misura in cui dovesse decidere sin da subito di finanziare Ted, atteso che solo la prima annualità dell’Avviso 20 ha risposto a logiche amministrative e contabili tipiche del Vademecum del Piano operativo Fondo sociale europeo Sicilia 2007/2013. Mentre la secondo e terza annualità del citato Avviso 20 rispondono alle procedure del Vademecum Igrue (Ispettorato generale per i rapporti finanziari con l’Unione europea) per il monitoraggio dei fondi strutturali e delle ‘Linee guida sui sistemi di gestione e controllo per la programmazione 2007/2013’, della Ragioneria generale dello Stato presso il ministero dell’Economia e delle Finanze, trattandosi di risorse afferenti al piano azione e coesione. Tutti dubbi che dovranno essere chiariti nelle prossime settimane. Quindi nessun allarmismo.
Potrebbe, quindi, accadere, come già riferito, che l’amministrazione regionale decida solamente di appostare, con proprio decreto dirigenziale, in apposito capitolo la cifra spettante a Ted secondo il piano finanziario della prima annualità dell’Avviso 20 che è pari a 387.560,00 euro, somma occorrente per realizzare l’offerta formativa, relativa alla prima annualità con riferimento all’ambito formativo ‘Forgio’, da svolgersi nella provincia di Palermo.
C’è da chiedersi come mai tanto chiasso e tanta confusione sulla vicenda che ha sfaccettature che vanno valutate sotto molti aspetti che coinvolgono non solo gli uffici dell’amministrazione regionale e della magistratura amministrativa ma anche il destino di circa 700 lavoratori.
È chiaro, comunque, che non ci può nascondere dietro un dito. Qualcosa è accaduto. Resta il fatto che il progetto Prometeo è tornato al centro dell’attenzione e delle polemiche politiche per via dell’Ordinanza n.23 del 14 gennaio scorso emessa dal Consiglio di giustizia amministrativa, che riconoscendo le ragioni dell’ente “Ted Formazione professionale”, rappresentato ed assistito dall’avvocato Carlo Comandè del Foro di Palermo nel ricorso n.811 del 2014 e accogliendo l’istanza cautelare di primo grado, ha sancito ‘il comportamento contraddittorio tenuto dall’amministrazione regionale’.
Un comportamento che se confermato dal Tar potrebbe coinvolgere non solo il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta e la sua giunta regionale ma anche il dirigente generale alla guida del dipartimento all’epoca dei fatti.
7 commenti
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Silvia che prende una decisione a favore di un Ente ??? Mah, salterebbero i piani di Rosario il mattattore.
Meglio prendere tempo , chiedere forse all avvocatura dello Stato, o meglio ancora lasciare tutto come sta …….