PER IL SINDACATO LA REGIONE CONTINUA A NON MANTENERE GLI IMPEGNI ASSUNTI. IL CIAPI SUBUSCE COME I SOGGETTI PRIVATI. LA SCURE DELLA BUROCRAZIA TOCCA ANCHE L’ENTE DI FORMAZIONE REGIONALE. RITARDI NELL’EROGAZIONE DEL FINAZIAMENTO METTONO A RISCHIO ANCHE IL DURC
Ritardi nei pagamenti delle retribuzioni in favore dei lavoratori della Formazione professionale e la Cisl Scuola proclama lo stato di agitazione dei lavoratori.
Questa volta il ritardo tocca al Ciapi. L’ente di formazione della Regione siciliana non riesce a rispettare le scadenze per onorare le obbligazioni assunte con gli operatori impegnati nelle attività formative del Progetto ‘Prometeo’. Progetto da 35 milioni di euro che la Regione siciliana ha affidato al Ciapi per avviare al lavoro mille e 415 operatori, licenziati o sospesi dagli enti di appartenenza. Ad oggi solamente circa 600 lavorano, per gli altri, sono angoscia e povertà.
A seguito del ritardo nell’erogazione del finanziamento, a rischio anche il mantenimento del Documento unico di regolarità contributiva che garantisce al Ciapi di poter ottenere la quota di finanziamento per pagare gli stipendi ai circa 600 lavoratori in atto, come dicevamo, impegnati nelle attività formative erogate, tra mille difficoltà, ai giovani siciliani.
Una situazione paradossale? Certo che si. Ed in questo il Ciapi non è diverso dagli enti privati che hanno accumulato ritardi mostruosi nell’erogazione delle spettanze ai propri dipendenti a causa dello sconsiderato ritardo con il quale l’assessorato regionale alla Formazione professionale continua ad approcciarsi col problema sociale e gli uffici ad erogare le quote di finanziamento.
Ed in questo non c’è alcuna differenza, tra Ciapi ed enti formativi.
Immaginiamo, allora, che saranno scattati i controlli a tappeto sulle varie sedi formative che erogano, nell’ambito del progetto ‘Prometeo’, la formazione ai giovani in Sicilia per verificare la presenza effettiva degli allievi in aula. Immaginiamo controlli a tappeto sulla gestione economica, amministrativa del Ciapi. Un po’ come è accaduto ed accade con i soggetti privati che operano alla stessa maniera, in regime concessorio, in nome e per conto della Regione siciliana, surclassati da controlli continui e, a volte, asfissianti.
Controlli che sono necessari oltre che opportuni, per carità. Controlli che hanno consentito si smascherare truffe e malaffare nel settore. Controlli che non sono mai bastevoli e che aiutano a far pulizia e restituire credibilità e legalità al settore della Formazione professionale.
Tornando al contesto odierno ed alla impossibilità del Ciapi di far fronte ai propri impegni col personale impegnato nelle attività formative a valere sul progetto ‘Prometeo’, registriamo, come dicevamo, la presa di posizione della Cisl Scuola che proclama lo stato di agitazione dei lavoratori interessati.
In una nota indirizzata all’assessore alla Formazione, Mariella Lo Bello e al dirigente generale al ramo, Gianni Silvia, il responsabile regionale del settore formativo della Cisl Scuola, Giovanni Migliore, denuncia che: “I lavoratori del progetto Prometeo continuano a lavorare senza retribuzione, nonostante le continue rassicurazioni sull’imminente pagamento delle spettanze maturate”.
“Da quanto apprendiamo da diverse fonti, sostiene Migliore – il mandato di erogazione della seconda anticipazione da parte dell’assessorato Regionale all’Istruzione e Formazione professionale non potrà essere emesso prima del 6 marzo prossimo, con gravi ripercussioni sulla tenuta del Ciapi di Priolo, che rischia di perdere il Durc, che sui lavoratori che continuerebbero a non percepire lo stipendio”.
Per l’esponente della Cisl Scuola: “La Regione continua a non rispettare gli impegni e garantire procedure certe e rapide, gli operatori continuano a lavorare senza percepire spettanze e senza conoscere il proprio futuro e, inoltre, continuano a non essere avviati i rimanenti corsi e i quasi mille lavoratori idonei ma in attesa di chiamata rimangono al palo senza lavoro né sostegno al reddito”.
“La Cisl Scuola – afferma Migliore – dichiara lo stato di agitazione e, in assenza di una urgente convocazione, alla presenza del Ciapi di Priolo, con soluzioni concrete e veloci, preannuncia lo sciopero degli operatori impegnati nel progetto in questione”.
2 commenti
Il governatore e i suoi tirapiedi di turno (oggi tecca alla Lo Bello) da sempre, predicano bene e razzolano peggio. Sarebbe il caso di pretendere l’ispezione dell’Ispettorato del lavoro e conseguente messa in mora del Ciapi con valore di decreto ingiuntivo inappellabile: Così come ha sempre fatto Crocetta per smantellare gli enti e gettare in mezzo alla strada i lavoratori che ha sempre giurato di garantire. Spudorato Gelese.
perche l’Ispettorato nn va a fare i controlli al Ciapi per vedere se hanno percepito lo stipendio i lavoratori e così far scattare anche lì i decreti ingiuntivi nn capisco perché gli enti privati si anzi sempre ed il Ciapi mai?? questa è un’altra delle storture di questa politica siciliana che prima se va e meglio sarà per tutti i lavoratori onesti.