DOPO LE DIMISSIONI DI SALVO POGLIESE DALLA CARICA DI DEPUTATO REGIONALE A SEGUITO DELLA SUA ELEZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO L’UFFICIO DI PRESIDENZA E’ RIMASTO INCOMPLETO. LA DENUNCIA DEI PARTITI DI OPPOSIZIONE ALL’ARS
Un vulnus di democrazia e rappresentanza all’interno dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana è stato denunciato lo scorso 14 marzo dai gruppi di Forza Italia, Lista Musumeci e Pid, riunitisi presso la Sala Rossa di Palazzo dei Normanni. Nel corso dell’incontro, al quale hanno preso parte i parlamentari dei tre gruppi, i tre capigruppo, Marco Falcone, Santi Formica e Toto Cordaro, e il coordinatore regionale azzurro, Vincenzo Gibiino, Forza Italia, quale partito di maggioranza relativa dell’area di centrodestra, ha rivendicato la vice presidenza dell’Assemblea.
“L’Ufficio di Presidenza deve rappresentare tutte le principali anime che danno vita all’Assemblea Regionale – afferma il coordinatore Vincenzo Gibiino –. E’ dunque doveroso porre fine ad una situazione di totale e preoccupante squilibrio riassegnando una vicepresidenza a Forza Italia”.
La questione nasce allorquando Salvo Pogliese, eletto nel 2012 al Parlamento siciliano nelle file del Pdl, iscritto al gruppo parlamentare di Forza Italia ed in carica quale vice presidente dell’Ars dal’11 dicembre 2012 al 30 giugno 2014, viene eletto al Parlamento Europeo nel maggio 2014 lasciando il seggio all’Ars e liberando il posto di vicepresidente.
Il regolamento dell’Assemblea regionale siciliana non prevede un termine entro il quale procedere alla sostituzione. Resta il fatto che da 10 mesi l’Ufficio di Presidenza del’Ars è incompleto e non si è mai proceduto alla sostituzione. C’è un problema di democrazia?
È indubbio che, il quadro politico oggi all’Ars sia diverso da quello composto all’atto delle elezioni del 28 ottobre 2012. La realtà è che rispetto all’inizio della legislatura i pesi relativi alla rappresentanza di ciascun gruppo parlamentare sono venuti meno. Così come la scelta dei presidenti delle Commissioni permanenti era legata ad una maggioranza politica che oggi non c’è più. Sarebbe cosa buona e giusta se si rivedessero, regolamento interno dell’Assemblea alla mano, tutte le cariche politiche calcolando il nuovo peso di ogni gruppo parlamentare all’intero dell’Ars per avere quell’equilibrio indispensabile alla gestione democratica della vita politica al Parlamento siciliano. Quello di oggi è un Parlamento sbilanciato verso la maggioranza di governo che ad oggi non garantisce pesature e democrazia nelle scelte politiche.