I consiglieri comunali tutti si trovano ad affrontare una situazione gravissima. Mai avrebbero voluto trovarsi a decidere sul male minore, ma pur sempre un male pesante da gravare sulla cittadinanza con il loro voto. Su di loro, specie quelli di maggioranza, significativamente rilevante è la responsabilità degli ultimi quattro anni di amministrazione che incideranno sulle spalle dei favaresi nel prossimo decennio.
Hanno responsabilità e il solo merito che sta nel coraggio di non essersi tirati indietro davanti “al voto necessario” come per il recente bilancio 2014, trattato il 31 Dicembre a poche ore dalla fine dell’anno. Onestamente, non so quanti politici e politologi avrebbero votato a sacco d’ossa lo strumento finanziario, solo per evitare il peggio che alla fine non si è potuto evitare. La maggioranza, l’opposizione, tutto il Consiglio non è stato mai dovutamente tutelato dall’amministrazione comunale, che, anzi, in qualche occasione su di esso ha scaricato i pesi dell’impopolarità.
Oggi, tre consiglieri della maggioranza cercano di collegarsi con l’opinione pubblica spiegando le ragioni delle loro scelte.
A babbo morto, Bottone, Salemi e Milioti dichiarano di rinunciare al gettone di presenza. Dovevano farlo prima, adesso ha il sapore delle tardive “condoglianze”, è utile a poco. Milioti rispetto a Salemi e Bottone è stato l’assessore delle denunce non sottomesso agli ordini del sindaco. Ci ha messo la faccia e ha spinto il carro finché ha potuto. Con i due colleghi consiglieri ci dice che “la situazione economica finanziaria del nostro Ente è al collasso. Non stiamo qui ad elencare le cause e le colpe, frutto di una mal politica e di mal governi decennali. Dal giorno del nostro insediamento i sottoscritti consiglieri comunali Bottone Pasquale, Milioti Giuseppe e Salemi Francesco, insieme a tutti i colleghi consiglieri comunali, abbiamo rifiutato a differenza delle consiliature precedenti a tutto ciò che la legge ci permetteva, come il rimborso missioni, cellulari e quant’altro, appunto perché consapevoli della grave situazione finanziaria. Ma tutto ciò non è bastato perché si doveva pensare ad altri tagli seppur difficili, perché toccavano il lavoro delle persone”.
Purtroppo le misure correttive votate da tutti noi in consiglio comunale sono state sottovalutate e non applicate dai Dirigenti comunali e forse potevano porre rimedio a tutto ciò, e di questo chiediamo al sindaco e al segretario di procedere ad individuare i responsabili. Comunque è inutile piangere sul latte versato perché ciò non comporta nessuna soluzione, domani saremo chiamati in Consiglio comunale per salvare il salvabile e prenderci serie responsabilità appunto per decidere le sorti del nostro paese e di tanti lavoratori, di certo non ci tireremo indietro e ci presenteremo in aula appunto per fare le scelte più opportune per il bene di tutti noi cittadini e del paese, anche se ci crediamo poco perché consapevoli che per risanare le casse comunali occorre ridurre le spese e tutti i servizi a discapito di tutti noi cittadini e di tanti lavoratori. In considerazione di questa grave situazione economica anche se non rilevante per risolvere la grave questione, noi sottoscritti Bottone Pasquale, Milioti Giuseppe e Salemi Francesco continueremo il nostro mandato con forte senso di responsabilità rifiutando da oggi in poi il cosiddetto “gettone di presenza”, con l’augurio più grande che il nostro impegno possa far si che il paese esca da questa forte e grave crisi finanziaria e se a ciò tutti noi e l’amministrazione non superiamo questo grande ostacolo, chiederemo le dimissioni in massa per lasciare commissariare il nostro paese e sperare. Ci auguriamo non accada”.
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A Favara non c’è stato un pre-dissesto. Ci sono già stati invece delle pre-dimissioni che a campana alta si sentono, come una musica pronta a partire in base alla trama. A domani.