SU UN MILIARDO DI EURO DI FONDI PAC LO STATO SAREBBE PRONTO A TAGLIARNE CIRCA 250 MILIONI. TANTO PER CAMBIARE A PAGARNE LE SPESE I SICILIANI ED I LAVORATORI
Se a tutti i problemi regionali aggiungiamo anche i tempi lunghi, troppo lunghi, della politica nazionale, inconciliabili con le esigenze di ordine sociale a livello territoriale, la frittata è fatta. Ritardi che ricadono sui siciliani che attendono le soluzioni con un’emergenza sociale che rischia di implodere.
Sembra proprio così perché in arrivo ci sarebbero nuovi sacrifici per la Regione siciliana.
Difatti, lo Stato ha bisogno di denaro e sarebbe pronto, senza indugi, a prenderselo. Come? Ci sarebbe in arrivo una nota da Roma, indirizzata alle Regioni, che ufficializzerebbe il tanto chiacchierato ‘sacrificio’ che in poche parole dovrebbe significare possibili tagli di risorse.
Dalle indiscrezioni raccolte sembrerebbe, infatti, che dalle risorse pari a circa un miliardo di euro di fondi Pac (Piano azione e coesione) lo Stato potrebbe prelevare circa 250 milioni di euro. Questo comporterebbe una riduzione del finanziamento che potrebbe intaccare molte misure messe in campo dalla Regione siciliana e gestiti, per esempio, dai dipartimenti Formazione professionale e Lavoro.
Per essere più chiari, i tagli potrebbero riguardare il ‘Piano Giovani’ che ha uno stanziamento iniziale di 452 milioni di euro e un ‘Piano straordinario: Rafforzare l’occupabilità in Sicilia’ per 242 milioni di euro , all’interno del Pac a seguito di riprogrammazione approvata dalla Commissione europea nel dicembre del 2014. Per cui non si comprende secondo quale logica tali risorse rientrano nella fattispecie prevista dalla finanziaria nazionale 2014 che coinvolge, lo ricordiamo, le risorse non impegnate al 30 settembre 2014. Ma come facevano ad essere impegnate se il via libera al programma è stato dato solamente a fine dicembre 2014? Tutto ciò appare un vero e proprio sopruso intentato a danno dei siciliani.
Va detto anche che, a seguito del taglio, qualcuno parla di risorse congelate fino al 31 dicembre 2016, circa 60 milioni di euro verrebbero decurtati dal ‘Piano straordinario: Rafforzare l’occupabilità in Sicilia’ (Pac 4) la cui disponibilità si ridurrebbe da 242 milioni a 182, la Regione siciliana dovrebbe ripartire le risorse secondo il rapporto tra misure passive (Cigd) e attive (formazione e orientamento). L’Agenzia per la Coesione territoriale del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica dovrebbe fornire alle Regioni indicazioni sul citato rapporto di modo che l’amministrazione regionale (dipartimento Lavoro e dipartimento Formazione professionale) possa muoversi di conseguenza. Sarà proprio così per come ci è stato riferito? Vedremo.
Questo dovrebbe anche significare che gli ammortizzatori sociali per il 2014 potrebbero essere comunque erogati anche se non se ne conoscono tempi e risorse. Così come il finanziamento della terza annualità dell’Avviso 20/2011, dovrebbe essere ‘relativamente’ al riparo, nel senso che i circa 150 milioni dovrebbero essere mantenuti anche se restano un’incognita i tempi per l’autorizzazione alla spesa. Almeno così pare. La questione drammatica resta, però, i tempi lungi, troppo lunghi, torniamo a sottolinearlo, della politica nazionale che ma si sposano che l’emergenza economica, sociale e occupazionale della Sicilia.
È chiaro che siamo nell’ambito delle indiscrezioni e nulla vi è di certo. La citata nota in arrivo nei prossimi giorni alla presidenza della Regione siciliana, dovrebbe chiarire ogni cosa. Dovrebbe, finalmente, precisare- diciamola tutta – a quanto ammonta l’ennesimo ‘scippo’ ai siciliani, massacrati da un governo nazionale che si sta distinguendo per drenare risorse dalla Sicilia senza alcuna compensazione.
Le insistenti ed incontrollate voci che si sono diffuse nelle ore scorse circa la perdita della copertura finanziaria della Cigd o della terza annualità dell’avvito 20/2011 non troverebbero risconto, se non in parte. E si tratterà sempre di misurare il peso del sacrificio, ovviamente.
Resta il fatto, qualora le indiscrezioni che abbiamo raccontato dovessero trovare riscontro, che alcune azioni previste nel ‘Piano straordinario: Rafforzare l’occupabilità in Sicilia’ (Pac 4), come il prepensionamento nel settore della Formazione professionale, i contratti di ricollocazione, la riqualificazione dei lavoratori della Formazione professionale e le azioni di workfare potrebbero essere congelate fino al 2017.
Un fatto è certo: se comunque in tempi brevi non arrivano le risposte da Roma anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta, diventerà vittima di questo meccanismo strambo che tiene tutti col fiato sospeso e non consente di addivenire alle soluzioni auspicate dai siciliani e necessarie per la ripresa economica dell’Isola.
Una soluzione comunque ci dovrà essere. Il governo, l’amministrazione regionale ed i lavoratori la auspicano prima possibile.
E paradosso dei paradossi: un governo nazionale di sinistra rischia di mettere definitivamente in ginocchio un governo regionale di sinistra. Come dire ‘eliminato’ dal fuoco amico.
6 commenti
Quando i siciliani si renderanno conto che questo governo ci considera poco e niente , noi siamo la Grecia d’Italia. In questa logica cosi contorta fa comodo tenere un’intera regione schiavizzata e sottoscviluppata da potere utiluzare come bacino di voti delle continue promesse( cazzate ) elettorali. Ma dico poi se questo popolo abbia un minimo d’amor proprio e dignità per lottare. E che Dio ci aiuti..
PAGAMENTO CIGD 2014 ? I SINDACATI CGIL CISL E UIL UN MESE FA CHE ACCORDO AVETE FATTO CON L’ASSESSORE CARUSO E LA CORSELLO….ADESSO COME MINIMO AVETE IL DOVERE DI SPIEGARE AI LAVORATORI DELLA FORMAZIONE PERCHE’ NON PRENDERANNO I SOLDI DELLA CIGD.
Ora – ha assicurato Caruso – i pagamenti possono ripartire. Anche se tecnicamente occorre ancora qualche passaggio amministrativo: «Il decreto del ministero del Lavoro che ripartisce le somme fra tutte le Regioni è pronto – ha detto Caruso – ma serve la controfirma del ministro dell’ Economia. Questione di giorni. La prossima settimana sarà tutto a posto».
Ammortizzatori sociali in deroga
In marzo i possibili pagamenti?
Alla Regione Siciliana disponibili 242 milioni da riutilizzare nell’ambito del PAC. A Catania, interessati 3743 lavoratori: 3072 in mobilità e 671 in cassa integrazione. Per il 2015, necessaria la verifica ministeriale sui fabbisogni di ogni Regione e poi l’Accordo quadro.
Nei giorni scorsi l’assessore Mariella Lo Bello ha fatto sapere di avere sbloccato mandati di pagamento per 36 milioni, mentre le risorse attese per il progetto Prometeo del Ciapi sarebbero già in banca e in dirittura d’arrivo
. Sbloccata la cassa integrazione dei lavoratori della formazione professionale. Lo comunica Giovanni Migliore della Cisl. “Di fatto – spiega Migliore – dopo avere risolto e superato il problema informatico ed amministrativo all’Inps, con l’intervento presso il ministero del Lavoro, siamo riusciti ad ottenere in tempi rapidissimi lo sblocco di 15milioni di euro che saranno disponibili ed utilizzabili dai primissimi giorni di gennaio 2015”.