IERI L’ASSEGNAZIONE DEFINITIVA DEL PROGETTO DA PARTE DEL COMUNE AD OFFICINE CULTURALI E KARMA COMMUNICATION
Il Castello Ursino di Catania si prepara ad aprire le sue porte per la tanto attesa mostra dal titolo Picasso e le sue passioni e, mentre tra le sue mura si lavora alacremente per l’allestimento di un evento che fa già parlare di sé, nella Sala XIII prende forma quello che, per i prossimi 4 anni, sarà uno spazio completamente nuovo, quello di Cub (Castello Ursino Bookshop). Prodotti editoriali, merchandising dedicato al Castello e alle sue opere, ma anche a tema con le mostre che verranno, a cominciare proprio da quella di Picasso, collezioni originali di artigiani siciliani (a chilometro zero insomma), prodotti nati da progetti di legalità, ma anche proposte culturali e approfondimenti museali. CUB si prepara ad essere un polo di riferimento turistico e culturale per i turisti che giungono a Catania per scoprire un pezzo unico di Sicilia, ma anche per i catanesi ai quali verrà proposto un nuovo modo di vivere il Castello Svevo. L’assegnazione definitiva di oggi da parte del Comune vede, al lavoro sulla realizzazione di questo progetto, un raggruppamento di imprese composto da Officine Culturali (associazione che si occupa della gestione e fruizione del patrimonio culturale, in particolar modo del Monastero dei Benedettini) e Karma Communication (agenzia di comunicazione etnea, da sempre vicina alle tematiche culturali e turistiche).
«Quella di Officine Culturali e Karma Communication – spiega Francesco Mannino, presidente di Officine Culturali – è una scommessa che ci permetterà anche di creare nuovi posti di lavoro, ma è al tempo stesso un esperimento impegnativo. Forse questa stessa considerazione, ma attribuendole un significato diametralmente opposto, l’ha fatta anche chi non si è sentito di presentare la propria proposta al bando di gara. Noi, nonostante l’aggiudicazione non sia a costo zero (la concessione della Sala XIII in quattro anni costerà 36 mila e 200 euro, cioè poco più di 750 euro al mese), abbiamo scelto di scommettere e investire sulla nostra città e sul valore civico dei suoi musei, sul turismo culturale e di comunità e sulla sua comunicazione, per un progetto che non può avere solo un’anima commerciale, ma è teso a proporre idee e servizi a coloro i quali, dal momento dell’apertura di Cub, ci auguriamo che abbiano un motivo in più per visitare il Castello. Troveranno non solo “prodotti”, ma un modo diverso di comunicare il nostro patrimonio culturale. Noi, per conto nostro, non accoglieremo “clienti”, ma consumatori di cultura».
Scommessa ed esperimento saranno visibili dal prossimo 3 aprile, ma sono già in fase di svolgimento, nonostante il raggruppamento di imprese avrebbe potuto prendere 6 mesi di tempo per l’allestimento e apertura del bookshop. Alla notizia dell’apertura della mostra di Picasso, Cub è infatti diventato realtà con netto anticipo per offrire ai catanesi e ai turisti un servizio ulteriore in occasione di un evento che segnerà il panorama turistico e culturale catanese e siciliano del 2015.
L’apertura è dunque fissata, l’invito è alla città tutta.